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Omicidio Luca Sacchi, il padre contro Anastasiya: "Gli ha scavato la tomba, quel proiettile non era per lui"

Gabriele Galluccio
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Anastasiya Kylemnyk è stata rinviata a giudizio, insieme ad altre cinque persone, per l'omicidio del fidanzato Luca Sacchi, avvenuto a Roma nella notte tra il 23 ed il 24 ottobre scorso. In attesa che si svolga il processo, il padre del 24enne violentemente ucciso ha rilasciato un'intervista al Messaggero in cui ha puntato il dito contro la ragazza. "Ci sono dei responsabili materiali che meritano di scontare il massimo della pena e poi chi, per la morte di mio figlio, ha una responsabilità morale", Alfonso Sacchi parla chiaramente di Anastasiya che "si è portata via Luca e ha permesso che accadesse tutto questo". Per approfondire leggi anche: Le chat inquietanti con Anastasiya Per il padre di Luca è stata proprio la ragazza "a scavargli la tomba. Se era una ragazza perbene, come credevamo, quella sera non sarebbe stata organizzata. Ci siamo fidati di Nastia e abbiamo perso nostro figlio. Penso che quella sera Luca sia andato lì per tirarla fuori da qualche altro casino in cui Nastia si era cacciata e credo anche che quel proiettile non fosse per lui - conclude Alfonso Sacchi - che se lo è preso per difendere questa ragazza che ha tradito tutti noi". "Oggi mi fa schifo", conclude con parole pesantissime.

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