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Coronavirus, Niccolò negativo al test: un calvario inutile, quei gravi sospetti sulla Cina

Davide Locano
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"Il test al coronavirus effettuato all'Istituto Spallanzani su Niccolò, il ragazzo italiano rimpatriato questa mattina dalla Cina, è risultato negativo. Il giovane completerà ora il periodo di ricovero in isolamento".Così la direzione sanitaria dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Insomma, un lunghissimo e inutile calvario, quello del 17enne di Grado tornato oggi in Italia con il volo dell'Aeronautica militare messo a disposizione dal governo. Il ragazzo era rimasto bloccato a Wuhan per due volte a causa di qualche linea di febbre. E oggi, dopo l'arrivo in Italia, era stato messo in quarantena allo Spallanzani. Un'odissea per nulla: Niccolò come detto non ha il coronavirus. E, anzi, attorno a lui è nato un caso diplomatico tra Italia e Cina, con i ritardi di Pechino nel concedere al nostro connazionale il ritorno in patria, una mossa con cui il regime, si ipotizza, voleva rivalersi contro Roma per il blocco dei collegamenti stabilito nell'ambito dei provvedimenti di sicurezza anti-contagio. Leggi anche: "Sarà troppo tardi": coronavirus, le cupe parole di Burioni

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