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Coronavirus, Codogno è il focolaio dell'epidemia come Wuhan: chiude tutto, assalto alle farmacie

Gabriele Galluccio
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Codogno in Lombardia è diventato il focolaio del coronavirus come Wuhan in Cina. Con le dovute proporzioni, ma la situazione è piuttosto preoccupante anche perché è scoppiata all'improvviso. Certezze ce ne sono poche in questo momento, se non che sei contagiati confermati sono in condizioni serie ma non drammatiche. Ma potrebbero essere di più gli infetti, almeno dieci secondo le ultime indiscrezioni. Nel frattempo Codogno è diventata la città fantasma: il sindaco Francesco Passerini con un'ordinanza ha disposto la chiusura di scuole e uffici comunali a tempo indeterminato. A ruota anche i bar e un'ottantina di esercizi commerciali hanno abbassato le saracinesche: è fondamentale rimanere in casa e limitare il rischio di contagio il più possibile. Inoltre le mascherine sono andate a ruba: "Un vero assalto - spiega all'Adnkronos una dottoressa della famarcia Navillo di Codogno - anche a telefono ce le stanno chiedendo. Non abbiamo mascherine, ma arriveranno la settimana prossima". Addirittura le persone sono così spaventate da chiedere informazioni su come lavarsi le mani. Per approfondire leggi anche: La previsione drammatica di Feltri

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