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Coronavirus, più di mille i contagi in Italia e Pregliasco: "C'è il rischio che si debba fare altri sacrifici"

Caterina Spinelli
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Salgono i numeri dei decessi per coronavirus. L'annuncio arriva dal commissario per l'emergenza, Angelo Borrelli, che ha confermato anche i "quattro nuovi guariti in Liguria". E ora così sono saliti a 50 i guariti in tutta Italia, mentre i decessi arrivano a 29. Tra questi 23 si trovavano in Lombardia, 2 in Veneto e 4 in Emilia-Romagna. Su questi numeri però l'Istituto Superiore di Sanità dovrà confermare che la causa effettiva dei decessi sia davvero l'epidemia cinese. Molte di queste persone infatti si trovavano già in condizioni di salute precarie.  Leggi anche: Coronavirus, parla Giuseppe Guzzetti: "Ue ha perso un'opportunità" Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano. "Le prossime due settimane saranno decisive per capire se si riesce a ottenere un controllo" dei contagi da nuovo coronavirus, "o in ogni caso una mitigazione della velocità che porta ad avere tanti casi gravi contemporanei". "Si è deciso - continua poi all'Adnkronos - di somministrare una medicina amara come il distanziamento sociale, l'allentamento dei contatti fra persone. È come se avessimo una terapia antibiotica - è il parallelismo usato - bisogna andare fino in fondo alla posologia per eliminare tutti i batteri. In questo caso bisogna andare fino in fondo per sperare di arginare i possibili contagi. A breve si potrà capire se funziona. Il problema, ripeto, è la contemporaneità dei casi gravi che mette in difficoltà il sistema sanitario. Non so che altra decisione verrà poi presa allo scadere di questa settimana, saranno le realtà competenti che dovranno valutarlo, ma c'è il rischio che si debba fare ancora qualche sacrificio" conclude in quella che risulta un'amara ammissione. 

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