Il caso

Londra, donna italiana costretta al cesareola bimba data in adozione

Lucia Esposito

 Tragedia in Gran Bretagna per un’italiana. Nel 2012 la donna, che si trovava nell’Essex per un corso di addestramento, ha sofferto di un attacco di depressione mentre era incinta. I servizi sociali hanno ottenuto di un ordine dei giudici per sedare la donna, sottoporla ad un parto cesareo, dopo il quale hanno posto in adozione la figlia, che oggi ha 15 mesi, escludendo di riaffidarla alla legittima madre.   Il tutto, scrive il Sunday Telegraph, grazie ad un ordine di un giudice convinto che la donna aveva subito un episodio di crisi depressiva per sindrome bipolare, per non aver preso i farmaci. Era stata la stessa donna a chiamare la polizia per aver aiuto. Ma gli agenti l’hanno trasportata non in un normale ospedale ma in un clinica psichiatrica dove è stata trattata come un paziente con gravi problemi mentali.   Il ricorso - Dopo 5 settimane dall’inizio del ricovero la decisione dei medici di procedere al cesareo e all’affido ai servizio sociali della piccola.  A febbraio la donna ha presentato ricorso al tribunale di Chelmsford ma malgrado nell’udienza la donna abbia dimostrato di continuare ad assumere le medicine e di essere sotto controllo, ma  il giudice ha confermato la disponibilità all’adozione della figlia per il rischio che la madre possa subire un nuovo collasso.