Emilia, giustifica atti osceni
"Tanto sono impotente"
Ha provato a salvarsi dall'accusa di atti osceni in luogo pubblico adducendo come scusa la propria impotenza. I Carabinieri di Montecchio Emilia non hanno preso in considerazione la circostanza come causa esimente del reato: il codice prevede infatti sanzioni per chi compie atti osceni a prescindere da eventuali disfunzioni. L'uomo, 48 anni, di Reggio Emilia, dovrà rispondere al giudice del suo comportamento. Le indagini hanno rivelato che il presunto esibizionista, sulle rive del fiume Enza, in località Parco Enza di Montecchio Emilia, si esibiva in atti di autoerotismo a danno delle donne che domenica pomeriggio erano intente a prendere il sole. Lui ha ammesso solo di essere rimasto nudo per una tintarella integrale, negando atti osceni e spiegando che tecnicamente sarebbero stati impossibili a causa della sua impotenza. Le sue gesta, dopo la denuncia, ora sono al vaglio della Procura della Repubblica.