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Maltempo in Veneto, continua l'alluvione. Un morto nel Padovano

Nel Padovano la prima vittima di questa drammatica situazione. Il sindaco di Montegrotto: "Ci hanno abbandonati". Il governatore Zaia: "Danni incalcolabili"

Valentina Princic
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Veneto di nuovo nell'incubo. Torna la paura nelle zone del Vicentino già messe in ginocchio dalla terribile alluvione del torrente Bacchiglione. La pioggia che cade incessante da una settimana in Veneto e su tutto il Nord-Est d'Italia ha raggiunto un livello di criticità di 5 punti su 5. Dopo la pausa momentanea di lunedì sera, 3 febbraio, resta vivo il rischio di alluvione mentre c'è già una vittima, a Montegrotto.  Dramma in Veneto, c'è una vittima - Nel pomeriggio di martedì ha perso la vita una donna di 86 anni, deceduta nella sua casa a Montegrotto, in provincia di Padova. L'allagamento dell'abitazione sarebbe la causa della morte dell'anziana. Intanto, tra terreni che franano e il livello dei fiumi che sale è partita alle otto di mattina l'evacuazione parziale di alcuni paesi considerati a rischio allagamento. E' nelle zone vicentine che la paura cresce sempre più, dove l'attenzione al livello del fiume Bacchiglione (che ha raggiunto ormai i 4 metri e 80 centimetri a Ponte degli Angeli) ha risvegliato l'incubo vissuto nell'ottobre del 2010, ancora troppo vicino per poter dimenticare. Per adesso, il dramma riguarda in primis l'area di Sant'Agostino, dove l'esondazione del fiume Retrone è già in atto. "Ci hanno abbandonato!", si è lamentato così nelle ultime ore il Sindaco di Montegrotto, comune totalmente sotto'acqua.  La Protezione Civile del Veneto ha però affermato che si sta cercando di fare il possibile e che non c'è pericolo per i corsi d'acqua minori, nelle cui zone limitrofi non ci sarebbe il rischio di frane imminenti; sotto controllo solo il Livenza - fiume problematico per quanto riguarda il trevigiano.  Il governatore Zaia: "Danni incalcolabili" - La Regione ha decretato lo stato di calamità: "La situazione è un vero disastro, o cambia la temperatura o sarà un caos. I danni per adesso sono incalcolabili", ha dichiarato il governatore Luca Zaia. Intanto i Vigili del Fuoco e i militari dell'Esercito stanno collaborando per garantire la sicurezza ai propri cittadini. Impegnata anche l'Enel che da giorni cerca di risolvere alcuni problemi per la mancanza di energia elettrica nei comuni della Carnia, nonostante la situazione in Friuli Venezia Giulia sia rientrata a un livello d'allarme arancione per pioggia e forza del vento. Sui monti, le forti nevicate che hanno bloccato centinaia di persone, rischiano ora di far crollare i tetti di molte case. Ma non è finita, c'è anche l'allarme valanghe.  Cosa succede al Sud - Nemmeno il Meridione si salva. Infatti il bollettino meteo inquieta la popolazione: oltre alle frane e agli allagamenti, non mancano gli incidenti mortali su strada - nel Barese, ad esempio, hanno perso la vita tre giovani donne. Occhi puntati soprattutto su Sicilia e Calabria, che - stando alle previsioni - risulterebbero essere le regioni più colpite di tutto il sud d'Italia. Fino a domenica la situazione non sembra migliorare, anche se in tutta Italia si spera le condizioni meteorologiche cambino al più presto. di Valentina Princic

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