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Terra dei fuochi, il decreto è legge

Il Senato converte il dl sulle emergenze ambientali e industriali con 174 voti a favore e 58 contrari. Astenuti i parlamentari di Sel

Ignazio Stagno
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Una legge per porre fine alla catastrofe ambientale della Terra dei fuochi. L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto sulle emergenze ambientali ed industriali: il testo ora è legge. Il provvedimento - passato con 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astenuti - contiene interventi sia per la Terra dei fuochi sia per l'Ilva. Palazzo Madama non ha apportato modifiche al testo licenziato dalla Camera. Hanno votato contro la conversione del decreto i senatori del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord. Si sono invece astenuti i rappresentanti di Sel. "E' solo l'inizio". Fa festa senza clamore don Maurizio Patriciello, il sacerdote che da anni porta avanti una lotta per riconoscere l'emergenza ambientale di dell'area. "E' solo l'inizio" - La terra dei Fuochi finalmente è diventata un problema nazionale e questo è avvenuto grazie al lavoro dei volontari. Ma è un punto di inizio, non certo di arrivo", dichiara dopo l'ok alla conversione del dl. Il ministro Orlando: "Una riscossa" - Soddisfatto il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, dopo l'approvazione da parte del Senato del decreto sulle emergenze ambientali ed industriali. "E' una riscossa per la Terra dei fuochi, il punto di partenza di un percorso", ha detto il ministro, aggiungendo che ora sarà avviato un confronto con i territori per valutare come poter usare al meglio questo provvedimento. "Questa legge non è la migliore risposta all'emergenza ambientale della Campania, ma è comunque una prima importante risposta che contiene in sé notevoli aspetti positivi" afferma Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia. "Con i colleghi parlamentari della Campania abbiamo messo a punto un dossier con precise proposte di modifica, tra l'altro illustrato all'opinione pubblica in conferenza stampa dai colleghi Paolo Russo, Giuseppina Castiello e Mara Carfagna. Il primo messaggio che deve essere chiaro con il licenziamento di questa legge è che lo Stato c'è". 

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