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Mafia, condanna a 10 anni

per il deputato Mercadante

Michelangelo Bonessa
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 Per il gip che, nel 2006, ne ordinò l'arresto, sarebbestato tanto vicino al capomafia Bernardo Provenzano da far parte di "unaCosa sua", più che di Cosa Nostra. Un'espressione che dà l'idea dellostretto legame che univa il padrino di Corleone a Giovanni Mercadante, ilmedico eletto all'Assemblea Regionale Siciliana nelle fila di Forza Italia,oggi condannato per mafia a 10 anni e 8 mesi. La sentenza è stata pronunciata dai giudici della II sezione del tribunale diPalermo poco prima delle 2 di notte, dopo oltre 17 ore di camera di consiglio.Radiologo, 61 anni, parente dello storico boss di Prizzi Tommaso Cannella,Mercadante sarebbe stato medico di fiducia delle cosche e punto di riferimentodei boss nel mondo della politica. Indagato già in passato, la sua posizionevenne archiviata per due volte. Poi, nel 2006, la svolta nell'inchiesta el'arresto. A carico dell'ex deputato, alle accuse dei pentiti, si sono aggiuntele intercettazioni ambientali realizzate nel box del capomafia Nino Rotolo,luogo scelto dai clan per i loro summit. Nei colloqui, registrati per oltre unanno, il nome di Mercadante è emerso tante volte, collegato sempre ad affariilleciti. Per i pm Nino Di Matteo e Gaetano Paci, l'ex parlamentare azzurrosarebbe stato "pienamente inserito nel sodalizio criminoso". Unaconclusione riscontrata anche dalle testimonianze di numerosi collaboratori digiustizia: da Nino Giuffré ad Angelo Siino e Giovanni Brusca. Giuffré raccontadi essersi rivolto al medico, su indicazione dello stesso Provenzano, per fareeseguire alcuni esami clinici al latitante agrigentino Ignazio Ribisi. Siinoparla del professionista come di "uno dei più grossi favoreggiatori"del padrino di Corleone; Brusca lo definisce "persona disponibile".

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