Soverato, torna in carcere
l'omicida della fidanzata
Torna in carcere Luigi Campise, l'uomo condannato a 30 anni in primo grado per l'omicidio della 18enne Barbara Bellerofonte, uccisa a Montepaone (Catanzaro), il 27 febbraio del 2007 e tornato libero, in attesa dell'appello, per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Ad arrestare Campise, che, oggi 26enne, vive a Soverato dove lavora al chiosco dei genitori, i carabinieri del paese calabrese in esecuzione di un'ordinanza di custodia cauterale emessa dal del gip di Catanzaro su richiesta del pm e motivata dal pericolo di fuga. Campise al momento si trova in caserma in attesa di essere trasferito in carcere. Il comunicato - La notizia del nuovo arresto di Campise è stata diffusa dalla Procura della Repubblica di Catanzaro con un comunicato a firma del procuratore vicario, Salvatore Murone. «Su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro - si afferma nel comunicato - il gip del tribunale ordinario di Catanzaro, in data odierna, ha ripristinato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Luigi Campise, imputato dell'omicidio di Barbara Bellorofonte, il quale con sentenza di primo grado era stato condannato alla pena di 30 anni di reclusione. La misura è già stata eseguita dai carabinieri di Soverato». «Il ripristino della custodia cautelare in carcere - prosegue il comunicato della Procura di Catanzaro - era stato chiesto dal magistrato competente in concomitanza con la scarcerazione di Campise disposta nell'ambito di altro procedimento»