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Superenalotto, la Sisal:

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"Schedina non depositata"

Dario Mazzocchi
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Una schedina da 148 milioni di euro che non si sa che fine abbia fatto e così il mistero non fa altro che crescere. Perché se è già difficile capire chi abbia sbancato il Superenalotto da record, è altrettanto complicato capire se il premio sia stato riscosso o meno: la Sisal ha smentito seccamente i gestori della ricevitoria di Bagnone, il paesello della Lunigiana più famoso d'Italia, che ieri avevano affermato che la schedina sarebbe stata depositata in una banca di Milano. “Si tratta di una falsa notizia”, ha comunicato l'ufficio stampa della Sisal. “Da noi non è partito alcun avviso alla ricevitoria né alcuna comunicazione ufficiale sul deposito in banca o sulla riscossione della vincita”, si legge nel testo. Nelle scorse ore, al contrario, i titolari del bar Biffi avevano raccontato: “La Sisal ci ha comunicato che la schedina vincitrice è stata depositata ieri in una banca a Milano”. Tutta una bufala che va ad aggiungersi alle tante altre che stanno accompagnando questa sorta di spy story: chi è il fortunato milionario?

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