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Stermina la famiglia

con una mazza da muratori

Albina Perri
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 L'uomo, Davide Duò, 47 anni, ex operaio ceramista disoccupato,da tempo soffriva di depressione ed è definito “un tipo ombroso” da chi loconosce. Il fatto che sia finito in coma e non abbia lasciato biglietti rendedifficile la ricostruzione del movente, anche perché i suoi parenti, che vivononella vicina Scandiano, lo sentivano pochissimo e da tempo non lo vedevano. Dauna ventina d'anni si era trasferito a Reggio, dove con la famiglia era ospitein casa di una donna di 79 anni, Elisabetta Detti, amica della madre di suamoglie. Secondo una ricostruzione dei carabinieri, Duò ha chiamato attorno allequattro e un quarto il 113. Poco prima, con una mazzetta da muratori e uncoltello disossatore, aveva ucciso la moglie Sandra Pattio, 45 anni, diOrbassano (Torino) e il figlio diciannovenne Thomas, studente. Poi avevaridotto in fin di vita l'altro figlio, Marco, che compie cinque anni il 29ottobre, e la proprietaria dell'abitazione. Quindi si è imbottito di medicinalie di alcolici. Prima dell'arrivo dei Carabinieri, stordito, è uscito di casa.Ha perso l'equilibrio e ha battuto la testa sulla legnaia. Ora è in fin di vitaall'ospedale di Reggio. Sulla vicenda indagano i carabinieri del nucleoinvestigativo. Le prime ipotesi parlano di un disagio di natura psichica,aggravato dalla disoccupazione.

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