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Vacanze di Natale, la Gelmini:

non esclusa pausa più lunga

Michelangelo Bonessa
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  “Non escludiamo nulla”. Il ministro dell'Istruzione MariastellaGelmini risponde così a chi le chiede se sia possibile un prolungamento dellevacanze natalizie in coincidenza con il picco invernale dell'influenza. In compensoil ministro assicura che “non ci sarà un rinvio dell'inizio dell'annoscolastico perché ad oggi si sono verificati solo casi circoscritti diinfluenza A e quindi non ci sono le motivazioni per un provvedimento cosìdrastico”. Il ministro ha ribadito che il governo ha un programma, nel casol'influenza dovesse diffondersi: “Laddove in una scuola si fossero verificaticasi di influenza ci sarà un controllo dell'autorità sanitaria, uncoinvolgimento del dirigente scolastico e del Comune. Si provvederà solo inquel caso alla chiusura della scuola”. Gelmini sceriffo - "Abbiamo avvertito le università che nonaccetteremo comportamenti di questo genere e che li denunceremo": il ministrodell'Istruzione Mariastella Gelmini mette in guardia gli atenei che nonrispettano la legge sulla cancellazione delle prove scritte e orali e sullaformazione, a sorteggio, delle commissioni dei concorsi. Intervistata dallaStampa, Gelmini definisce "inaccettabile" l'inserimento, da partedelle università, di un tetto alle pubblicazioni da presentare. "Si trattadi una distorsione che va nella direzione opposta al merito che avevo impressoalla legge", afferma. "Stiamo provvedendo studiando regolamenti e unemendamento esplicativo per porre fine a questa pratica che rappresenta ilsegnale peggiore che quest' università può dare". Il ritardo nellaformazione delle commissioni, spiega Gelmini, "è una questioneprocedurale. C'è stato un allungamento dei tempi per una serie diresponsabilità congiunte, ma ora stiamo cercando di intervenire per rimetterein moto il più in fretta possibile la macchina dei concorsi". Per ilministro, a nove mesi dalla riforma, il bilancio è comunque positivo:"Quando si avvia una rivoluzione all'inizio è inevitabile che si creiqualche difficoltà. Con il passare del tempo la riforma avrà il modo di farvalere in pieno i suoi effetti sulla qualità degli atenei, dei loro corsi edegli studenti che vi studiano".

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