Giallo all'Angelus, Papa Francesco ha "concesso la grazia" a Virginia Raggi. È il Tempo a scoperchiare il nuovo mistero vaticano, questa volta molto "romano". "A molti vaticanisti - si legge sul quotidiano diretto da Franco Bechis - era stato dato in bozza embargata (il discorso ufficiale sempre viene diffuso dopo la sua lettura ed è l'unico a fare fede) poco dopo le 11 il testo scritto che il Papa avrebbe letto all'Angelus". Leggi anche: Ricordate il "povero Rom" di Papa Francesco? È proprietari di 27 automobili In quel discorso c'era un passaggio pesantissimo, dedicato ai cittadini di Roma: "Esorto tutti a reagire con senso civico ai segni di degrado morale e materiale che purtroppo anche a Roma si riscontrano". A sorpresa, però, Francesco ha deciso poi di non leggere quel passaggio, trasformando in un più blando e generico "esorto tutti a reagire con senso civico dinanzi ai problemi della società". Secondo il Tempo, la retromarcia sarebbe legata all'"ottimo rapporto personale" instauratosi tra Bergoglio e la sindaca grillina, a differenza di quanto accaduto con il suo predecessore al Campidoglio Ignazio Marino. Il giallo, allora, riguarda la prima versione dell'Angelus, che sarebbe stato frutto dello staff del Pontefice evidentemente con il dente avvelenato contro l'amministrazione M5s a tal punto da "inquinare" il discorso del Papa con i propri malumori. "Monsignori e cardinali si lamentano in continuazione delle condizioni di degrado in cui versa la città appena si esce dalle mura leonine", si legge, e il riferimento molto profano è anche "all'acre odore di pipì" che ogni mattina invade il Colonnato di San Pietro. "In questo caso - nota sibillino Il Tempo - il problema sembra averlo creato più la decisione di fare accogliere sotto il porticato decine e decine di homeless che lì fanno i propri bisogni, più che il cattivo servizio dell'Ama".