Tremonti fa il pacificatore
"Discutiamo le idee di Fini"
“Il Pdl deve discutere sulle idee di Fini. Serve unatregua, il congresso del Pd sarà decisivo”. Sono i temi principali discussi, inun'intervista a Il Corriere della Sera, dal ministro dell'Economia GiulioTremonti. Sulle questioni poste dal presidente della Camera, Gianfranco Fini,il ministro afferma che “dentro il Pdl si può e si deve aprire una discussione,dove vince chi convince. Una discussione preparata magari anche da un nuovocentro studi. Questo non vuol dire cambiare il programma elettorale, ma capireil programma elettorale”. Riguardo all'ipotesi di una nuova maggioranza diCasini, Tremonti risponde caustico: “Durerebbe dieci minuti”. Sul ruolodell'opposizione, invece, il ministro si sofferma sull'importanza del congressodel Pd: “una svolta positiva democratica può essere data proprio dallaripartenza dell'opposizione in Parlamento. Non tanti e diversi, ma uninterlocutore responsabile con cui parlare su ciascun tema”. È poi daconsiderare “irreale” l'ipotesi voto anticipato: “il governo Berlusconi - spiega- è stato eletto sulla base di un programma elettorale. La fedeltà al programmanon è un optional; è un elemento fondamentale dell'etica politica. Un governosenza programma o un programma senza governo non sono quello che serve al Paesee non sono quello che è nel nostro cuore e nella nostra mente”. Il ministro,rispondendo a una domanda sulla crisi, afferma poi che “siamo in zona prudenza.La paura è finita, ed è finita perché sono scesi in campo i governi. Nel mondoun'enorme massa di debiti privati è stata girata sui debiti pubblici”.L'Italia, dal canto suo, ha un debito pubblico in crescita: questa situazione,aggiunge Tremonti, “è causata solo dalla decrescita dell'economia, ed ècomunque per la prima volta negli ultimi decenni inferiore alla velocità dicrescita degli altri debiti pubblici”. Guardando al futuro, per Tremonti “lariforma delle riforme” è il federalismo fiscale; “non è il progetto di unaforza politica, ma il futuro dell'Italia”.