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Coronavirus, la ricerca del Sacco cambia tutto: "In Italia da metà ottobre"

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Il coronavirus sarebbe arrivato in Italia molto prima della scoperta del paziente uno, ovvero del 38enne di Codogno che ha dato il via all'emergenza. Secondo uno studio dei ricercatori dell'Ospedale Sacco e dell'Università statale di Milano, il Covid-19 sarebbe circolato già dalla seconda metà di ottobre. E ciò spiegherebbe innanzitutto perché non è stato possibile risalire al paziente zero, ma soprattutto renderebbe possibile che molti malati abbiano in realtà contratto l'infezione molto prima di quanto preventivato fino ad ora. "Lo studio - precisa a Il Giorno Gianguglielmo Zehender, coordinatore del team del Sacco - è un prosieguo delle ricerche iniziate con l'isolamento del 'ceppo italiano'. I risultati sono assolutamente preliminari, ma i primi dati indicano che questo è un ceppo presente non solo in Italia, ma anche in alcuni Paesi europei e dell'America centrale e meridionale". Questo suggerisce che di casi di Covid-19 fuori dalla Cina "ce ne sono stati diversi, anche prima che venissero segnalati". 

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