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L'Anci: "Il Decreto Anticrisi

un paradosso per i Comuni"

Silvia Tironi
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Il presidente dell'ANCI Lombardia (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Lorenzo Guerini, è preoccupato per la situazione che le amministrazioni locali sono costrette ad affrontare con l'attuazione dell'articolo 9 del decreto Anticrisi. Tale articolo prevede l'applicazione di provvedimenti disciplinari e amministrativi a dirigenti e funzionari che con le loro decisioni di spesa non rispettano il Patto di stabilità. “Sono molti gli amministratori lombardi che in questi giorni stanno chiamando la nostra associazione per denunciare la situazione assurda che si è venuta a creare in seguito alle norme contenute nel decreto Anticrisi – dice Guerini - Il risultato è che l'applicazione dell'articolo 9 provoca ulteriori difficoltà e problemi per il pagamento delle imprese e gli investimenti da parte dei Comuni”. Il presidente Guerini ha lanciato un appello ai parlamentari lombardi affinché propongano un emendamento che modifichi l'articolo 9 fonte di contrasti e situazioni paradossali per i Comuni e per i responsabili finanziari a tutto svantaggio di cittadini e imprese. “Questa situazione è assurda perché un'Amministrazione pubblica locale ha il diritto di scegliere cosa fare circa il Patto di stabilità – prosegue Guerini - Non bastano le regole che limitano di fatto gli investimenti pure in una situazione di crisi. Non basta il fatto che mentre i Ministeri aumentano del 14% la spesa corrente i Comuni non possono spendere nemmeno i soldi che hanno in cassa per fare investimenti. Ora viene a galla anche questa norma terroristica verso i funzionari che li vuole costringere a non applicare le scelte della loro stessa amministrazione”.  

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