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Coronavirus, l'Italia insegue l'azzeramento dei contagi: "Tra il 5 e il 16 maggio", cosa dicono i calcoli statistici

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All’inizio della quarta settimana di chiusura (quasi) totale, l’Italia inizia a vedere qualche raggio di luce nella battaglia contro il coronavirus. La strada verso la guarigione è ancora lunghissima, ma intanto i sacrifici del sistema sanitario e della popolazione iniziano ad essere ripagati da un trend in leggero miglioramento, anche se è presto per parlare di discesa dei casi. D’altronde i morti restano ancora tanti, troppi: sono arrivati a quota 11.591, 812 in più rispetto a 24 ore fa. Inoltre l’Italia viaggia verso gli 80mila contagi totali ed è attesa da almeno altre due settimane molto dure, prima di poter anche solo pensare ad una graduale riapertura. Una notizia che restituisce grande speranza arriva però dall’Istituto Einaudi per l’economia e la finanza, che ha effettuato dei calcoli statistici, basati sui dati forniti ogni giorno dalla Protezione civile: emerge che nel periodo compreso fra il 5 e il 16 maggio potrebbe verificarsi il possibile azzeramento dei casi di coronavirus. La prima regione che dovrebbe vedere assistere al “contagio zero” è il Trentino Alto Adige, e la data stimata è quella del 6 aprile, seguita da Liguria, Umbria e Basilicata e poi a cascata da tutte le altre, fino ad arrivare a Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. 

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