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Coronavirus, la Fase 2 a tappe: Regione per regione, le riaperture scaglionate. Lo spettro del 18 maggio

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Una "fase 2" a tappe, con tempi e modi di riapertura diversi da Regione a Regione. Secondo un retroscena del Corriere della Sera, sarebbe questa la linea decisa dal premier Giuseppe Conte. Dopo aver deciso per un ulteriore slittamento di due settimane, la lentissima uscita dallo stato d'emergenza per il coronavirus dovrebbe partire il 4 maggio

 

 



Antipasto dal 13 aprile: detto che per i privati cittadini il governo imporrà il rispetto dell'isolamento per tutto il periodo di Pasqua e dei ponti festivi del 25 aprile e Primo maggio, già da lunedì prossimo alcune imprese avranno il via libera a riprendere l’attività, ma solo se in grado di far rispettare le misure di sicurezza (dai dispositivi alle distanze) a tutti i lavoratori. Nello specifico, potrebbero riaprire librerie, cartolerie, pasticcerie (i ristoranti invece potranno lavorare solo per le consegne a domicilio), scelti in base alla classificazione del rischio, 

Il 26 aprile è un'altra data chiave: la Spagna, travolta dall'epidemia, terminerà il suo lockdown ma Conte ha già chiarito di non voler far correre all'Italia il rischio di un "contagio da ritorno", una seconda ondata che avrebbe effetti ancora più devastanti e destabilizzanti sulla serenità degli italiani e la ripresa (difficile) dell'economia. 

Si arriverà così al 4 maggio per l'inizio dell vera "fase 2". Servirà un indice R0 di contagio prossimo allo 0, e in questo caso il governo deciderà con le regioni il calendario delle aperture delle aziende. Le aree geografiche meno esposte al coronavirus, ovviamente, avranno la precedenza. Previsti, scrive il Corsera, "turni e fasce orarie per i lavoratori che non sono in smart working" e ingressi scaglionati in alcuni negozi, come in questi giorni per supermercati e farmacie.

Ultima parte della riapertura, il 18 maggio: salvo sconvolgimenti nell'epidemia, ci sarà un allentamento nei divieti di spostamento per i cittadini (anche se sarà sempre necessario rispettare le misure di sicurezza) e nuove attività produttive saranno riaperte. "In fondo alla lista delle riaperture al pubblico - specifica il Corriere - rimangono bar, ristoranti, luoghi per eventi che dovranno comunque riorganizzare i propri spazi con il distanziamento di almeno due metri tra i tavoli, le protezioni personali per camerieri e dipendenti".

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