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Coronavirus, l'unica soluzione è confini chiusi? Lo studio dà ragione a Salvini: "Sospendere Schengen"

Gianluca Veneziani
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Stai a vedere che alla fine aveva ragione Salvini, quando a febbraio invocava misure draconiane, sospensione di Schengen, blocco delle frontiere. Gli avevano dato come sempre dello sciacallo, dell' anti-europeista, del sovranista ottuso. E invece ora un autorevole studio inglese, commissionato da Stanleybet, la nota società di scommesse, al dipartimento di robotica della compagnia di Liverpool (il Magellan Robotech), conferma che la diminuzione dei contagi in Europa sarà possibile solo se ciascuno Stato resterà blindato entro i propri confini fino alla fine di agosto. Ossia se la sospensione dello spazio Schengen verrà attuata a lungo e a pieno, e non solo con controlli alle frontiere come avviene ora. Questa previsione si basa su un modello matematico che, ricorrendo a robot e facendo leva sui dati di Protezione Civile e autorità sanitarie dei vari Paesi oltre che dell' Oms, è in grado di calcolare modalità e tempi di diffusione dell' infezione. Fissando due momenti fondamentali: il giorno del raggiungimento di contagi 0 e quello in cui sarà possibile tornare a lavorare normalmente.

 

 

 

L' analisi dimostra che il "picco" di contagi, già raggiunto in Italia il 27 marzo, non dovrebbe più ripetersi. Piuttosto la curva continuerà a rallentare fino al 7 maggio, quando si dovrebbe arrivare al momento di contagi 0. Non aspettiamoci però un calo progressivo e lineare. Il modello prevede che, dopo il 15 aprile, la curva si muoverà ad altalena, abbassandosi per poi crescere di nuovo. Occhio quindi all' eccessiva euforia: un' osservanza più blanda delle raccomandazioni sanitarie potrebbe generare una ripresa della pandemia. Anche dopo il 7 maggio, per tre settimane, saranno possibili minime crescite e nuovi cali dei contagi (un giorno ce ne potranno essere 15, il seguente 5, e il successivo 10), fino a che non si stabilizzeranno su una linea piatta di 0. Solo a quel punto, intorno al 28 maggio, si potrà tornare alla normalità, e quindi a lavorare e circolare come prima. La possibilità che il modello fornisca dati corretti è alta, dell' 88%.Mentre il margine di errore è di 4 giorni: significa che il periodo in cui il numero di nuovi contagi arriverà per la prima volta a zero è compreso in una forchetta tra il 3 e l' 11 maggio.

Naturalmente tutto questo sarà vero, a condizione che vengano mantenute invariate le misure di contenimento. «Solo se imprese e attività non essenziali», ci spiega Giovanni Garrisi, Ceo di Stanleybet, «rimarranno chiuse fino a fine maggio, sarà possibile giungere a questi risultati». Ma non solo: per mantenere questa condizione di ritorno alla normalità, occorre che ciascuno Stato rimanga blindato fino a fine agosto entro le proprie frontiere. «Restiamo isolati e vinceremo», sintetizza Garrisi. «Confini terrestri e marittimi ed aeroporti, fatto salvo un volo al giorno legato a particolari necessità, dovrebbero essere chiusi per evitare l' insorgere di nuovi focolai. Lo ha dimostrato la Cina: i contagi di ritorno sono quasi tutti causati da persone che arrivavano dall' estero».

Un altro punto è da tener fermo: il modello matematico è valido nella misura in cui i cittadini rispettano le regole. E, da questo punto di vista, assicura Garrisi, non siamo messi così male rispetto ad altri Stati: «Tra i 9 Paesi sottoposti alla nostra osservazione», avverte lui, «cioè Cina, Inghilterra, Danimarca, Belgio, Italia, Romania, Croazia, Malta e Cipro, siamo al terzo posto per livello di obbedienza alle regole. Se continuiamo con questo senso di responsabilità, saremo tra i primi a uscire dall' emergenza».
Un messaggio di speranza, quello lanciato dal modello matematico di Magellan. La stessa speranza che Stanleybet aveva alimentato in un' altra fase critica: nel 2009, dopo il terremoto dell' Aquila, aveva donato un milione e mezzo di euro per la ricostruzione di una scuola nel Comune di Arsita. A dimostrazione che una grande società di scommesse è in grado di scommettere sul Bene.

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