Minacce di morte a Ruotolo
Schifani: "Siamo al suo fianco"
Sandro Ruotolo, giornalista e numero due di Annozero, e la sua famiglia sono stati minacciati di morte. Per questo motivo la Digos sta indagando. Secondo quanto si apprende non si tratterebbe dell'opera di mitomani. All'esame degli investigatori, infatti, c'è una lettera dalla quale emerge che Ruotolo è stato pedinato e sorvegliato. Nella stessa missiva, inoltre, si fa riferimento ad una lista di “obiettivi” in cui Ruotolo sarebbe il secondo. Al giornalista è arrivata la solidarietà di diversi esponenti del mondo politico e giornalistico. Fnsi: fatti inquietanti – «Tutta la Federazione Nazionale della Stampa Italiana è vicina a Sandro Ruotolo e alla sua famiglia destinataria di gravissime minacce per la sua attività di giornalista»: è quanto si legge in una nota della Federazione Nazionale della Stampa. «Un collega – prosegue il sindacato – che non accetta di tacere su fatti e misfatti che inquinano la società civile e su cui destina le sue migliore risorse testimoniando un giornalismo che non si gira mai dall'altra parte anche di fronte alle situazioni più intricate. Minacce verbali, lettere minatorie, addirittura pedinamenti sono episodi gravissimi e inquietanti. È necessario un'attenta considerazione delle autorità competenti su queste intimidazioni ed occorre un'analisi attenta dei veleni sparsi nel territorio dell'informazione». Schifani: Ruotolo non deve sentirsi solo – «Mi associo a questa solidarietà. Ogni giornalista, al di là delle polemiche, ha il diritto di poter lavorare in piena serenità. Mi auguro che Ruotolo non si lasci intimidire e continui a lavorare in piena serenità non sentendosi solo perché ha al fianco i colleghi e le istituzioni». Questo il commento del presidente del Senato, Renato Schifani, ospite del programma “Il fatto del giorno” su Raidue.