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Coronavirus, la firma di Roberto Burioni sulla proposta scientifica: "Investiamo in una cabina di monitoraggio"

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Una cabina di monitoraggio e risposta flessibile dell’infezione da Sars-CoV-2 e della malattia che ne consegue (Covid-19). È la proposta scientifica messa a punto e presentata ufficialmente da virologi, epidemiologi e federazione degli ordini dei medici. Tra i primi firmatari spicca il nome di Roberto Burioni, non a caso l’ambizioso progetto è stato illustrato su Medical Facts, il sito del noto virologo marchigiano. Convivere con il coronavirus gestendo in modo sicuro la transizione da pandemia a endemia: è questo l’obiettivo che si intende raggiungere tramite la creazione di una struttura di monitoraggio.

“Prevediamo di operare sotto il coordinamento di Protezione civile, ministero della Salute e con il supporto tecnico dell’Istituto superiore di sanità”, si legge nella presentazione, che poi fissa alcuni paletti, a partire da “capacità e risorse per poter eseguire un altissimo numero di test sia virologici che sierologici nella popolazione generale asintomatica, con rapidissime procedute di autorizzazione da parte del governo centrale e dei singoli governi regionali, da utilizzare in caso di segnale di attivazione di nuovi focolai epidemici”.

 

 

Ma non è tutto, la struttura deve avere anche altre caratteristiche: struttura di sorveglianza centrale potenziata presso l’Iss, rafforzamento della capacità regionale di sorveglianza epidemiologica, mandato legale di proporre in modo tempestivo e possibilmente vincolante provvedimenti flessibili in risposta a segnali di ritorno del virus. “Non sfugge alla nostra attenzione che un simile ambizioso progetto - scrivono i firmatari della proposta scientifica - rappresenti un investimento significativo di risorse, necessarie alla sua rapida implementazione nei prossimi quattro-sei mesi”. Ma potrebbe essere un investimento eccellente in uno strumento che favorisce la gestione dell’epidemia attuale e di altre possibili in futuro. 

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