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Coronavirus, la Fase 2 in ufficio: ecco le regole per poter dividere lo spazio con i colleghi

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Gli spazi di lavoro devono essere “rimodulati” nell'ottica del distanziamento sociale - dovrà essere misurata la febbre a tutti i dipendenti con il termo-scanner, chi ha più di 37,5 va rimandato a casa. Queste alcune delle decisioni della task force di Vittorio Colao, suggerite dai report dell'Inail, sul ritono negli uffici con l'avvio della Fase 2.  Nelle 22 pagine del documento Inail, di cui il Messaggero è venuto in possesso, si scrive che negli uffici dovrebbero essere fatti i tamponi a tutti i lavoratori prima di farli accedere al posto di lavoro, rimodulare gli spazi e le postazioni di lavoro, orario di lavoro e dell'articolazione in turni, tutto nell' ottica del distanziamento sociale utilizzando anche uffici inutilizzati, sale riunioni. Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente vanno trovate "soluzioni innovative con il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro e l' introduzione di pannelli in plexiglass". 

 

 

Per gli spazi comuni, "comprese mense, punti di ristoro, spogliatoi e servizi igienici deve essere prevista una ventilazione continua degli ambienti. Nella gestione dell' entrata e dell' uscita dei lavoratori devono essere favoriti orari scaglionati e, laddove possibile, prevedere una porta di entrata e una di uscita dedicate" L' articolazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all' entrata e all' uscita con flessibilità di orari.

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