Come convincere gli italiani

Fase 2, il report di Vittorio Colao per Conte: "Bisogna predisporre la popolazione". Nuovo lockdown, nero su bianco

La seconda ondata dell'epidemia di coronavirus potrebbe arrivare molto prima di autunno, come pronosticato da molti esperti. Il documento della task force guidata da Vittorio Colao consegnato al premier Giuseppe Conte e visionato dal Tempo avverte sull'alto rischio di "ricadute" legato all'inizio della Fase 2. Per questo, dal 4 maggio con le caute riaperture di attività e spostamenti ci sarà un "monitoraggio giornaliero, da parte delle Regioni, di due parametri: il peggioramento della situazione dell'epidemia secondo i criteri del comitato tecnico scientifico e il deterioramento degli indicatori del Sistema sanitario locale rispetto al fabbisogno". Vale a dire, quanto salirà la curva del contagio e quanti posti in terapia intensiva verranno occupati. 

 

 

 

 

Ma il report di Colao punta soprattutto sulla comunicazione istituzionale, non senza passaggi inquietanti. "Per il successo della riapertura in sicurezza - spiega il dossier, secondo quanto riporta il Tempo - è essenziale che la popolazione comprenda che il ritorno alla vita economica e sociale dovrà avvenire per gradi, i comportamenti individuali devono continuare a seguire i protocolli di sicurezza e che in caso di necessità, alcune aree più o meno vaste del Paese potrebbero dover tornare indietro regole più restrittive". Tradotto: l'ipotesi di lockdown parziale e diviso per zone è più che concreta". "A questo fine - ecco il cuore del dossier - è raccomandato alla Presidenza del consiglio un piano di comunicazione basato su questi tre punti per cementare l'unità di intenti e la predisposizione del Paese nei confronti della fase due". Insomma, basterà convincere gli italiani.