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Fase 2, la farsa Faq del governo: corse, camminate, amici e congiunti, cosa non torna

Benedetta Vitetta
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Bocciato e rimandato a settembre, Coronavirus permettendo. A ricevere la sonora batosta per evidente incapacità di comunicazione è Giuseppe Conte. Tutta colpa del suo ultimo, delirante, discorso.
Quello tanto atteso dagli italiani in cui avrebbe dovuto spiegare l' avvio della tanto agognata "Fase 2".
Un discorso così poco lineare e praticamente quasi incomprensibile ai più che, a ormai a poche ore dall' entrata in vigore delle nuove disposizioni, Palazzo Chigi ieri pomeriggio è dovuto correre ai ripari.
Tentando di rispondere alle infinite domande sulle nuove misure di contenimento che per tutta la settimana hanno acceso i dibattiti tivù e riempito pagine di quotidiani.

 

Fase 2, cosa è vietato e cosa è permesso: LEGGI QUI LE FAQ DEL GOVERNO

 

Insomma, preso atto che molti non avevano la più pallida idea di cosa avrebbero potuto fare e non fare con l' avvio della Fase 2, ieri sul sito della Presidenza del Consiglio sono state pubblicate una serie di Faq - acronimo inglese di Frequently Asked Questions ("domande poste più di frequente") - con i chiarimenti del Dpcm per spiegare quando e come potremo uscire di casa.
Tra le cose che si potranno fare c' è visitare (ma non riabbracciare) i congiunti; fare spostamenti limitassimi tra Regioni; andare al bar per un caffè, bevendolo però altrove; fare shopping limitato; fare il tagliando all' auto; far venire in casa la colf, anche se non convivente; fare esami e laureee "in presenza", ma a distanza.

 

 

 

I congiunti - L' infelice termine "congiunto" è stato tra gli argomenti più discussi della settimana. Chi sono 'sti congiunti? Insomma chi posso vedere da lunedì si sono domandati in tanti. Ecco la risposta di Palazzo Chigi: si intende «i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone legate da uno stabile legame affettivo nonchè i parenti fino al VI grado (ossia i figli dei cugini) e gli affini fino al IV grado (i cugini del conuuge). Insomma, ci si può spostare per far visita a parenti "alla lontanissima" che magari non vediamo da decenni, ma per decreto non si possono vedere gli amici che «non rientrano tra gli stabili legami affettivi». Mistero.
La natura di queste visite dovrà comunque essere saltuaria e mossa da necessità. «Sono consentiti gli spostamenti (tra Regioni ndr) per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità» precisa il governo, «è comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio». Dunque, vediamo se abbiamo capito: posso far visita a un parente che non sta bene anche fuori Regione rischiando poi di contagiarmi a mia volta. Non potrò, però, uscire dalla Regione per recarmi nella seconda casa non considerata «una necessità». Perfetto.

Attività motoria - In questo caso il Governo dà indicazioni nuove: si potrà praticare attività sportiva e motoria all' aperto da soli. Ma anche insieme a un convivente. E per quel che riguarda le passeggiate? Si può uscire di casa «solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità, per svolgere attività sportiva o motoria all' aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati». Quindi se voglio fare una passeggiata con mia figlia non posso. Ma posso portarla al parco. Senza farla salire su scivoli e altalene.

Servizi da asporto - Per ora bar e ristoranti dovranno aspettare, ma oltre alla consegna di pizze e pasti a domicilio sarà possibile «il servizio di asporto fatto in auto», ossia la possibilità da parte delle aziende di ristorazione di consegnare pietanze cucinate presso l' auto del cliente.

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