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Coronavirus e carceri, ai domiciliari Cataldo Franco: l'uomo che sciolse nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo

 Coronavirus, rivolta nel carcere di San Vittore

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Via libera all'ergastolano Cataldo Franco. L'uomo, originario di Palermo e condannato per il sequestro e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, ha usufruito di quello che in molti chiamano provvedimento "svuota-carceri". Franco è infatti agli arresti domiciliari grazie alle misure attuate dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per evitare rischi di contagio da coronavirus nelle celle.

 

 

La storia di Franco è però terrificante. L’uomo tenne segregato il figlio del pentito Santino Di Matteo nell’estate del 1994, per un periodo di circa due mesi. L'epilogo fu ancora più tragico il piccolo fu strangolato e sciolto nell’acido. Il sequestro fu deciso dai Corleonesi capeggiati da Totò Riina e dai fratelli Giovanni ed Enzo Brusca. Un racconto che torna alla ribalta e che oggi più che mai genera non poco sdegno. A criticare maggiormente la disposizione è la Lega: "Con il decreto Cura Italiain 6 mila ai domiciliari - denunciava al momento dell'approvazione -, Ora saranno liberi spacciatori e ladri". 

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