Indiscreto

Silvia Romano, l'esperto di Islam: "Il riscatto è stato pagato, ma il governo ha usato un escamotage per non doverlo dire"

Carlo Panella è un giornalista e saggista ed è considerato uno dei maggiori esperti italiani di Medio Oriente. In una intervista al Giornale, spiega i chiaroscuri del caso di Silvia Romano: dal segreto di una conversione inattesa, alle inevitabili ricadute geopolitiche dell'operazione che ha portato alla sua liberazione. E sul pagamento del riscatto, non ha dubbi: "È certo che sia stato pagato". Sulla conversione: "Non sono pochi gli occidentali sequestrati da terroristi islamici che si sono convertiti, ricordo anche che uno di loro, dopo la conversione, è stato sgozzato davanti alle telecamere. Ma è indispensabile una precisazione. È sbagliato e assolutamente fuorviante che si dica che Silvia si è convertita all'Islam: non si è convertita all'Islam, si è convertita al salafismo. Uno scisma islamico che le è stato inculcato dai suoi carcerieri, unica sua fonte di informazione e formazione. L’eresia islamica che praticano gli al Shabaab è una maledetta teologia della morte su cui Silvia deve ora assolutamente riflettere, informandosi presso i veri musulmani. Centrale nell’eresia islamica degli Shabab è la definizione teologica dei cristiani ed ebrei come “apostati e politeisti”, e infatti gli al Shabab li hanno massacrati e sgozzati in molte stragi in Kenya e Somalia. Che Silvia si converta pure, ma all'Islam di fede."

 

 

Il riscatto è stato pagato o no? "Ritengo certo che sia stato pagato e che, come è accaduto in altre occasioni, si sia ricorso ad un escamotage per cui il governo italiano può tranquillamente dire di non averlo mai fatto. Attraverso un'organizzazione caritatevole che si è fatta carico di anticipare il denaro, in questo caso portato materialmente ai rapitori con la mediazione dei servizi segreti turchi, per poi recuperare le somme con una serie di triangolazioni che fanno capo alle casse dello Stato italiano."