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Napolitano liquida le critiche

"Sono un potere neutrale"

Silvia Tironi
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Ilpresidente della Repubblica non si scompone. E va avanti. Le critiche che glisono piovute addosso nei giorni scorsi non sembrano averlo minimamente scalfito.“Per quante tensioni e difficoltà comporti l'adempiere un simile mandato”, sottolineacalmo Giorgio Napolitano, “proseguirònell'esercizio sereno e fermo dei miei doveri e delle mie prerogativecostituzionali”. Quinditorna a ribadireil ruolo di neutralità che deve essere propria della sua carica: ciascun Capodello Stato ha avuto in passato una propria storia politica, ricorda iltitolare del Quirinale, “ma non se ne è fatto condizionare: Così come ci sonostati presidenti della Repubblica eletti in Parlamento da una maggioranza checoincideva con quella di governo tal volta ristretta o ristrettissima, o da unamaggioranza eterogenea e contingente. Ma nessuno di loro se ne è fattocondizionare. Quello del Capo dello Stato, potere neutro al di sopra delleparti, fuori dalla mischia politica, non è una finzione, è la garanzia dimoderazione e di unità nazionale posta consapevolmente nella nostraCostituzione come in altre dell'Occidente democratico. Tutti i mieipredecessori, a cominciare nel primo settennato da Luigi Einaudi”, prosegueNapolitano, “avevano ciascuno la propria storia politica: sapevano, venendoeletto capo dello Stato, di doverla e poterla non nascondere, ma trascendere”. Quindiconferma che andrà avanti sulla strada già percorsa: "Io non desisterò dalmio appello, rivolto come sempre in tutte le direzioni. Sono convinto che moltiitaliani al di là delle loro diverse, libere scelte elettorali, lo condividanoe ne avvertano la necessità''. E facendo proprie le parole di Bobbio (“Civorrebbe un po' di equilibrio da parte di tutti”) lancia una frecciatina a destrae a sinistra: “Sono parole, se ripetute ora, destinate a lasciare il tempo chetrovano?”.

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