Diffamò l'ex giudice Verde
I giudici condannano Travaglio
Correva l'anno2000 quando Marco Travaglio pubblicava ‘Il manuale del perfetto impunito, editoda Garzanti. Come delinquere e vivere felici'. E in quelle pagine ilgiornalista diffamò il giudice Filippo Verde, descrivendolo come “più volteinquisito e condannato”. Oggi la Cassazione ha condannato Travaglio a risarcire la toga con5mila euro. I giudici hanno infatti ritenutoinammissibile il ricorso del giornalista e della Garzanti libriche ritenevano priva di “portata lesiva” la frase ‘incriminata'. Per la Suprema Corte (Terzasezione civile, sentenza 22190) “la vicenda giudiziaria è stata riferita inmaniera incompleta e sostanzialmente alterata”, dal momento che il “mancatoriferimento alla sentenza di prescrizione o, comunque, la mancatapuntulizzazione del carattere non definitivo della sentenza di condanna,suscitando nel lettore l'idea che la condanna fosse definitiva (se nonaddirittura l'idea di una pluralità di condanne)”. Travaglio era già statocondannato dalla Corte d'appello di Torino nel febbraio 2004: allora i giudici ritennerol'espressione utilizzata nei confronti del giudice Verde, seppure “astrattamentenon vera” “priva di portata lesiva, essendo la realtà, nella sua sostanzaidentica a quella descritta nel manuale”, salvo il particolare che non vi fuirrogazione di pena. A nulla è valsa dunque la difesa del giornalista. PiazzaCavour ha inoltre evidenziato che “perché eventuali inesattezze possanoconsiderarsi irrilevanti ai fini della lesione dell'altrui reputazione, essedevono riferirsi a particolari di scarso rilievo e privi di valore informativo”.La Suprema Corteha bocciato anche il ricorso di Verde che chiedeva un risarcimento più alto.