Fini: non c'era motivo
per Tremonti vicepremier
Bene il comitato economico del Pdl presieduto da Giulio Tremonti, mentre non c'era nessuna ragione perchè il ministro dell'Economia diventasse vicepremier. A sostenerlo è il presidente della Camera, Gianfranco Fini, conversando con Bruno Vespa per il suo libro “Donne di cuori” in uscita il 6 novembre. ''Il problema – ha spiegato Fini - nasceva dalla contestazione di alcuni ministri ai tagli indifferenziati imposti dal ministero dell'Economia. In certi dicasteri si soffriva, ma si sopravviveva, in altri i tagli impedivano di avviare qualunque politica di sviluppo. Nessuno discuteva la primazia del ministro dell'Economia, ma si era creato un corto circuito su questo punto. Ho detto a Berlusconi che non c'era nessuna ragione perchè Tremonti diventasse vice presidente del Consiglio". "La soluzione trovata mi pare del tutto soddisfacente: un organismo collegiale presieduto da Tremonti verificherà come coniugare rigore e sviluppo. È quanto mi era capitato di auspicare in modo anche brutale: il Pdl non poteva essere un organigramma. La mia richiesta di trovare organismi di discussione sembrava provocatoria e velleitaria. Oggi - aggiunge - l'investitura data da Berlusconi ai tre coordinatori dimostra che il partito è il luogo in cui si prendono le decisioni. Il primo a trarne vantaggio sarà proprio il presidente del Consiglio''.