Dell'Utri, requisitoria sospesa
Deporrà il pentito Spatuzza
Il pentito Gaspare Spatuzza deporrà al processo d'appello al senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, imputato, a Palermo, di concorso esterno in associazione mafiosa. Lo hanno deciso i giudici della corte d'appello che, accogliendo la richiesta del pg Nino Gatto, hanno sospeso la discussione ormai giunta alle battute finali – la pubblica accusa avrebbe dovuto formulare la richiesta di pena - e riaperto l'istruttoria. Secondo i magistrati l'esame del collaboratore è rilevante e assolutamente necessario ai fini del verdetto. Il provvedimento segue il deposito, da parte del procuratore generale, di un verbale di interrogatorio reso dal collaboratore di giustizia il 6 ottobre scorso ai pm di Palermo. Sentito dai magistrati, Spatuzza ha indicato Dell'Utri e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi come i referenti politici di Cosa nostra dopo le stragi del '92. Il pentito ha raccontato di avere appreso la circostanza da Giuseppe Graviano, in due diversi incontri a cui avrebbe partecipato anche il boss Cosimo Lo Nigro. Dai colloqui col capomafia, prima col capomafia, poi col fratello Filippo, quest'ultimo visto in carcere nel 2003, Spatuzza dedusse che tra Cosa nostra e lo Stato era in corso una trattativa e che i referenti politici dei boss fossero proprio Dell'Utri e Berlusconi. I legali del senatore del Pdl si sono opposti alla riapertura dell'istruttoria e alla sospensione della discussione. La Corte, che ha ritenuto assolutamente rilevante per il giudizio l'esame del pentito, ha però disposto che il procuratore generale depositi le dichiarazioni rese da Spatuzza su Dell'Utri non solo ai magistrati di Palermo ma anche a quelli di Caltanissetta. Il collaboratore, dunque, verrà esaminato sul contenuto di tutti gli interrogatori a cui è stato sottoposto sul senatore del Pdl. Era stata la difesa dell'imputato a chiedere che, qualora i giudici avessero deciso di sospendere la discussione del processo e chiamare a deporre Spatuzza, l'esame non si fosse limitato alle sole dichiarazione rese alla Dda del capoluogo, ma anche a quelle fornite ai magistrati nisseni e fiorentini. In relazione ai verbali della Dda di Firenze, però, la Corte si è riservata la decisione di chiederne il deposito in quanto ''al momento i contenuti noti sono vaghi e non è possibile stabilirne la rilevanza''. I giudici, infine, decideranno solo dopo avere sentito il pentito se citare sul banco dei testimoni, come sollecitato dal procuratore generale, i tre capi mafia Giuseppe e Filippo Graviano e Cosimo Lo Nigro. Il processo è stato rinviato al 6 novembre, data in cui verrà stabilito il calendario delle audizioni di Spatuzza.