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Influenza A, morta un'altra bimba

Fazio: "Non andate in ospedale"

Silvia Tironi
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Salgono a otto le vittimedell'influenza A nel capoluogo partenopeo. L'ultimodecesso registrato a causa della febbre suina è quello di una donna di circa 52anni ricoverata al Cotugno da una decina di giorni. A riferirlo, il direttoresanitario della struttura partenopea, Cosimo Maiorino. E di influenzasuina è morta la donna di 72 anni, deceduta ieri al Cardarelli di Napoli: eraaffetta da gravi patologie di tip respiratorio.  La positivitàdell'anziana al virus è stata accertata oggi. Al Cotugno di Napoli sonoattualmente ricoverati quarantatre pazienti, 5 dei quali in rianimazione, peril virus H1N1. Lo rende noto la direzione sanitaria dell'ospedale. Il totaledegli accessi al pronto soccorso dell'ospedale da maggio al 30 ottobre 2009 èstato di 2005. Di essi, 852 i casi positivi al test e 153 le personecomplessivamente ricoverate. Ancora daaccertare lecause della morte di un bimbo di dieci anni, ricoverato all'ospedaleVilla SanPietro di Roma. Sono in corso esami da parte dei sanitari per accertaresel'improvviso aggravamento (avvenuto nell'arco di un'ora) dello stato disalutedel bambino, affetto da una polmonite batterica, sia stato causato dalvirusdell'influenza A. È morta invece di sicuro per il virus suino labambina bolzanina di 11 anni ricoverata alla Clinica universitaria diInnsbruck. Lo hanno reso noto i sanitari. La piccola era stata tenutain vita per dieci giorni con una macchina cuore-polmone. In mattinatale sue condizioni, già critiche, avevano preso a peggiorare. Caso a Lecco - E a Lecco è ricoverata in gravicondizioni all'ospedale 'Manzoni' una bimba di tre anni colpita dal virusdell'influenza A. Lo rende noto lo stesso ospedale dove la bimba è stataportata venerdì scorso. Quando è giunta all'ospedale, la piccola presentava iclassici sintomi dell'influenza: "Febbre alta, tosse, difficoltàrespiratorie”, spiegano i sanitari. La bimba attualmente è in terapia intensivae sottoposta a specifico trattamento antivirale che dovrà essere somministratoper altri 4/5 giorni. Il quadro clinico risulta "ancora severo",dicono i medici, anche se "sussiste un prudenziale ottimismo". Pronto un milione di vaccini. Èin arrivo la terza "consegna" alle Regioni del vaccino control'influenza A. Un milione e duecentomila dosi partirà dallo stabilimento dellaNovartis, a bordo dei mezzi della Croce Rossa, per raggiungere i centri distoccaggio. A questo punto il piano antipandemico potrà contare su due milionidi vaccini. E da questa settimana le dosi saranno a disposizione dellecategorie a rischio dai 6 mesi ai 65 anni e delle donne in gravidanza dal sesto mese in poi. La ripartizionedei vaccini tra le Regioni viene stabilita in percentuale rispetto allapopolazione residente. Fazio: picco a inizio 2010 – Parole di rassicurazionearrivano ancora dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che ritiene assolutamente nella norma, in questafase di “pandemia influenzale”, la morte di 16-17 persone a causa del virussuino. “Al momento in Italia la nuova influenza ha provocato vittime in modolimitato, l'anno scorso la stagionale ha fatto 8mila morti”, ha precisatoFazio, che ribadisce come “questa è una influenza. Come è noto le influenzesono malattie contagiose che provocano anche vittime, quindi questa la presa diposizione del?è normale che ce ne siano”. Comunque,sottolinea il viceministro, “la mortalità italiana” legata alla nuova influenza“è dimezzata rispetto a quella del resto d'Europa”. Numeri alla mano, ilviceministro sottolinea che nel nostro Paese la mortalità è pari a “0,028 per100 mila abitanti”, mentre in Europa si attesta a “0,062 per 100 mila abitanti”.E mentre annuncia che il picco dell'influenza, è atteso per “l'inizio del 2010”, Fazio lancia unappello agli italiani: in caso di sintomi, non andate in ospedale, ma chiamateil medico telefonicamente”. Questo per evitare un “intasamento” del sistema. InfineFazio smorza sul nascere le voci su un possibile “caso Campagna”: non esiste. I Nas requisiscono le cartellecliniche. A riferirlo è il colonnello dei Nas di Napoli,Ernesto di Gregorio: «Su delega della Procura di Napoli stiamo acquisendo lecartelle cliniche dei defunti. Sei all'ospedale Cotugno e una alCardarelli». Che precisa «L'operazione è ancora in corso». Napoli, è un casol'alto numero dei morti - Ma il responsabile del servizio epidemiologia dell'Asl Napoli 1Andrea Simonetti placa ogni eventuale allarmismo: “L'alto numero di decessidopo il contagio da virus dell'influenza A H1N1 in Campania è solo «un caso. Ilfatto che qui ci sia oltre la metà dei pazienti infetti deceduti in Italia èdovuto al caso – sottolinea Simonetti - inoltre al "Cotugno" diNapoli vengono smistati tutti i pazienti della regione, perché è l'ospedalespecializzato in malattie infettive più grande del Mezzogiorno». Un ruolo nellacasualità è giocato anche dal fatto che «nelle aree a maggior concentrazioneurbana, quali appunto Napoli, l'addensamento della popolazione determina ancheun maggior numero di contagi», aggiunge. In totale, dice Simonetti, in Campaniasi sono verificati al 29 ottobre 387 casi di contagio, di cui 220 nelcapoluogo. «E sui decessi - avverte - è bene osservare che il test rapido,l'unico che in alcuni casi è stato praticato, come in quello della bambina11enne di Pompei, spesso dà falsi positivi». Intanto continuano intantogli «accertamenti preliminari per verificare se esistano eventuali ipotesi direato e che potrà essere utile anche per la salute pubblica»: così ilprocuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, commentala notizia dell'apertura di un fascicolo, a carico di ignoti dopo la morte di EmilianaD'Auria, la bambina di 12 anni di Pompei (Napoli). «Vogliamo dissipare -aggiunge Lepore - ogni dubbio su questo caso. I risultati dell'autopsiaserviranno, oltre che per stabilire se ci siano ipotesi di reato, anche allasanità per capire effettivamente la natura di questo virus, se e come abbiaavuto un ruolo nella morte della bambina, se c'erano malattie pregresse. Iparenti hanno detto che la bimba stava bene e non soffriva di alcuna malattia.Per questo vogliamo capire cosa è successo». Intanto il sindaco di Pompei,Claudio D'Alessio, ha disposto la chiusura di tutte le scuole fino a mercoledì,dichiarando di aver preso la decisione non perché esista una reale emergenza maper tranquillizzare le famiglie. Priorità a Napoli per dosi vaccino - «Chiederò di dare priorità perNapoli per l'invio delle dosi di vaccino». Lo annuncia il sindaco diNapoli, Rosa Russo Iervolino, dopo aver saputo del nuovo decessoavvenuto al Cotugno. Il sindaco, a margine della celebrazione della messa deidefunti nella chiesa Madre del cimitero di Poggioreale, ha espresso il suocordoglio per le vittime napoletane dell'influenza A. «Le autorità sanitarie -ha detto la Iervolino- sono allertate. Fino ad oggi abbiamo fatto prevenzione in tutte le scuole estiamo sollecitando l'arrivo di ulteriori dosi di vaccino». Secondo il sindaco,in Campania c'è massima attenzione sia da parte del vice ministro alla SaluteFazio che da parte dell'assessorato. Per quanto riguarda la morte al Santobonodella bambina di Pompei il sindaco si è espresso con cautela. «Aspettiamol'autopsia - ha detto Iervolino - e soprattutto speriamo che non ci sianoulteriori morti. Più che fare prevenzione non possiamo. Non bisogna ingenerarepanico». Preghiera per debellare l'influenza - Anche i religiosi si mobilitano,così il teologo campano Antonio Rungi ha predisposto «uno specificodepliant, con informazioni scientifiche e mediche sull'influenza A e con unsupporto spirituale e religioso per quanti credenti ritengono di affidarsi aDio in questo nuovo rischio di pandemia». Il depliant è a disposizione di tuttie può essere scaricato dal sito internet di padre Rungi. «Mi rivolgoparticolarmente ai confratelli sacerdoti e parroci, ai responsabili dellapastorale della salute a livello diocesano affinché prendano a cuore questainiziativa, la facciano proprio e si attivino concretamente per dare anche loroun valido contributo per fronteggiare -conclude padre Rungi questo nuovo rischioalla salute pubblica in Italia e nel mondo».

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