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Coronavirus, governo nel panico: troppi nuovi casi dall'estero, ora si temono i contagi di ritorno

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I contagi da coronavirus continuano a salire. A far paura al governo i positivi che provengono dall'estero, visto che la maggior parte dei nuovi casi Covid è importato. Oltre il 50 per cento di questi in Lombardia, nella settimana che va dal 3 al 9 agosto, "sono infatti importati da Stato estero". Vale lo stesso discorso per le altre regioni. In Sicilia ieri, venerdì 14 agosto, i contagi importati sono stati 21 su 36. In Emilia Romagna 21 su 55, in Toscana 14 su 26. Nel Lazio 22 su 45. In Puglia 2 su 12. In Campania sui complessivi 69 casi positivi registrati negli ultimi due giorni, 17 sono d'importazione. E così il ministero della Salute ha dovuto prenderne atto, varando un'ordinanza con la quale dispone l'obbligo di test per chi arriva da Spagna, Grecia, Croazia e Malta. Ma ecco che arriva la beffa: i test non vengono effettuati in porti e aeroporti. L'obbligo di eseguirli, se il turista al rientro non si autosegnala alla Asl, è puramente di facciata.

 

 

In sostanza ogni regione fa quel che meglio crede. Tra gli esempi la Lombardia che premette: "Nessun isolamento fiduciario, ma l'adozione rigorosa delle misure igienico sanitarie previste con particolare riguardo all'uso continuativo delle mascherine e della limitazione allo stretto necessario degli spostamenti". Insomma, è l'ennesima emblema dell'inadeguatezza dei giallorossi.

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