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Immigrazione, immigrati in rivolta in provincia di Agrigento: centro di accoglienza devastato e fuga di massa

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L’immigrazione clandestina continua ad essere la vera emergenza in Sicilia. Stavolta non si tratta degli sbarchi incontrollati o degli hotspot stracolmi, bensì di una rivolta all’interno di un centro di accoglienza. Più precisamente quello di Villa Sikania in provincia di Agrigento, dove nel pomeriggio di giovedì 3 settembre la tensione è salita alle stelle a causa di alcuni migranti che si sono recati sul tetto e hanno iniziato a protestare. Per quale motivo? Secondo Il Giornale per lo stesso che la settimana scorsa ha indotto tre nigeriani a devastare l’ospedale militare di Celio a Roma: non vogliono rispettare la quarantena prevista dal protocollo per far fronte all’emergenza sanitaria. Dentro e fuori la struttura si è scatenata una sommossa e per le forze dell’ordine non è stato affatto semplice riportare la situazione sotto controllo: una decina di migranti sono comunque riusciti a darsi alla fuga, aumentando la preoccupazione della cittadinanza che teme di vederseli spuntare in casa. Tra l’altro un episodio analogo era stato registrato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 2 settembre, quando a scappare erano stati in due approfittando della rivolta, subito sedata dalle forze dell’ordine. Sempre ieri, Giuseppe Conte aveva incontrato Nello Musumeci e il sindaco di Lampedusa, Totò Cuffaro, assicurando una immediata risoluzione all'emergenza-immigrazione che si sta abbattendo in Sicilia: i risultati, insomma, ancora non si vedono.

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