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Coronavirus a Napoli, focolaio in una caserma dei vigili urbani: il contagio a una tavolata senza mascherine

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Ritorna la paura per il coronavirus in Campania, dove è scoppiato un nuovo focolaio in una caserma di vigili urbani: 150 persone in quarantena e 14 agenti risultati positivi. È successo a Napoli, dove è stata chiusa un'intera unità operativa, la sezione San Lorenzo, che è la più grande della città e si occupa di una zona piuttosto estesa, quella che va da Piazza Garibaldi ai Decumani. A riportare la notizia è il Mattino.

 

 

 

 

Tutto è iniziato l’8 settembre, quando un vigile in ferie ha comunicato la sua positività. Ma non c'era stata preoccupazione in quel caso, perché si trattava di un collega che non entrava in ufficio da giorni. Ad avere creato allarme è stato, invece, un attimo di distrazione: una festa organizzata da un vigile per festeggiare un evento, con tanto di mega tavolata, contatti stretti e zero mascherine. Poco dopo i primi sospetti, ai vigili di San Lorenzo è stata data la possibilità di effettuare il tampone. Ed è lì che sono venuti fuori i primi positivi, ormai entrati in contatto con tutti gli altri della caserma.

I 14 positivi trovati sono tutti asintomatici e in isolamento a casa, così come gli agenti che sono risultati negativi, cui è stata imposta comunque la quarantena a scopo precauzionale. Ma adesso sono i cittadini a volere chiarimenti. L’associazione locale "Vivere il Quartiere" vuole sapere quali sono stati i contatti dei vigili con la cittadinanza. "Non possiamo permettere - ha detto il presidente Enrico Cella - che un solo cittadino possa trovarsi contagiato per avere avuto contatti con una persona in divisa". Senza dimenticare che  - con 150 vigili urbani in meno - adesso sarà più difficile garantire la tutela del territorio.

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