Quale futuro

Coronavirus, Silvio Brusaferro e la terza ondata: "Abbassare la guardia anche solo una settimana può far ripartire la curva"

"Sta avvenendo una decrescita in tutta Europa, ma ma quello che vediamo in Italia è ancora un’incidenza elevata. L'errore peggiore che possiamo fare in questa fase è quello di rilassarci, se allentiamo l'attenzione in una o due settimane la curva riparte". Questo il pensiero del presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. "La curva sta decrescendo sia per i casi sintomatici che per i casi positivi in genere. Ci sono delle Regioni dove negli ultimi 15 giorni c’è una decrescita, e alcune che invece mostrano una crescita". Insomma, ottimista con riserva: secondo Brusaferro, potrebbe essere sufficiente abbassare la guardia per 7-15 giorni per ritrovarci nel bel mezzo della terza ondata.

L’età mediana si colloca intorno ai 48 anni, mentre per i deceduti l’età media supera gli 80 anni. "Gli asintomatici o con pochi sintomi sono la maggioranza, ma il dato rilevante è che la parte critica rimane abbastanza costante, altro segnale positivo", ha spiegato Brusaferro. "La velocità di trasmissione sta rallentando, anche l’incidenza sta lentamente deflettendo, e questo segnala che le misure stanno funzionando", annuncia.

Evitare le aggregazioni, limitare al massimo il numero di persone che si ritrovano in casa, e fare in modo che la distanza, l’uso della mascherina, e il lavaggio delle mani, sono i consigli ripetuti dal professore. "È l’unico modo che abbiamo per far decrescere la curva. Un Rt ancora poco sopra a 1 porta ad un aumento di casi", spiega. Chiude sul Natale che verrà che, "avrà una sua unicità, dove gli affetti, le aggregazioni, la condivisione, dovremo viverle in una dimensione Covid".