"Saluggia, perdita radioattiva"
Interrogazione di Realacci
«Accertare con urgenza se nel sito Saluggia si sia verificata una perdita di materiale radioattivo, quale sia l'entità del danno e le responsabilità dell'accaduto»: è quanto chiede Ermete Realacci, (Pd) annunciando un'interrogazione parlamentare ai ministri Scajola e Prestigiacomo sulla base di una segnalazione di Legambiente che denuncia una perdita da una condotta del sito di stoccaggio di scorie nucleari di Saluggia. «Secondo i dati dell'Arpa regionale di pochi giorni fa - spiega Realacci - si tratterebbe di una contaminazione piuttosto rilevante che interessa un considerevole tratto di terreno, anche coltivato, e rischia di compromettere le falde idriche. La perdita si sarebbe verificata da una conduttura interrata e in pessime condizioni». «Fatti come questo dimostrano ancora una volta come la questione delle scorie nucleari sia una partita tutt'altro che risolta nel nostro paese, nonostante i cittadini continuino a pagare in bolletta la tassa per il loro smaltimento». Il comprensorio nucleare di Saluggia è situato in provincia di Vercelli sulla strada provinciale Saluggia -Crescentino. Può essere suddiviso in due aree separate: nella prima è insediato l'impianto Eurex-SO.G.I.N. all'interno del Centro ricerche dell'ENEA, mentre nella seconda sono insediati il Complesso Sorin e il Deposito Avogadro. Eurex-SO.G.I.N. è un impianto per il ritrattamento di elementi di combustibile irraggiato ad alto arricchimento in Uranio 235 (U-235) di tipo M.T.R. (Material Testing Reactor). L'impianto attualmente non è più in esercizio ma nel corso della sua attività ha prodotto un grosso quantitativo di rifiuti radioattivi sia solidi che liquidi attualmente stoccati all'interno dell'area. Nel Complesso Sorin si producono radiofarmaci, preparati farmaceutici che contengono radioisotopi a breve tempo di dimezzamento destinati all'utilizzo in campo medico per diagnostica 'in vivo' ed 'in vitro'. Nell'insediamento è inoltre presente un'area destinata a deposito temporaneo di rifiuti radioattivi solidi di II categoria, dove, in appositi fusti omologati, sono stoccate sorgenti sigillate e non sigillate. A partire da luglio 2004 le attività di produzione di radiofarmaci sono state ridotte in maniera significativa. Il Deposito Avogadro è un deposito per elementi di combustibile nucleare irraggiato che trova sede nella piscina, riadattata allo scopo, del reattore di ricerca AVOGADRO-RS1 la cui attività è cessata nel 1971. In esso sono attualmente contenuti 164 elementi di combustibile nucleare irraggiato dei quali 101 provenienti dalla centrale nucleare di Trino (VC) e 63 dalla centrale nucleare del Garigliano, situata nel Comune di Sessa Aurunca in provincia di Caserta. Per 259 elementi della centrale del Garigliano sono state ultimate nel febbraio 2005 le operazioni di trasferimento all'impianto di ritrattamento di Sellafield (GB).