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Donne, Napolitano: la violenza

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è un'emergenza mondiale

Maria Acqua Simi
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In occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è così espresso: «la Giornata internazionale contro la violenza alle donne deve rappresentare un'occasione per riflettere su un fenomeno purtroppo ancora drammaticamente attuale, individuando gli strumenti idonei a combatterlo in quanto coinvolge tutti i paesi e rappresenta una vera emergenza su scala mondiale». Il Capo dello Stato ha poi ricordato come oltre 140 milioni di donne sianno vittime di violenza nel mondo, una violenza che è difficile estirpare anche da quei paesi che si proclamano culturalmente ed economicamente più avanzati di altri. «Nonbisogna mai abbassare la guardia». È questo l'appello del ministro perle Pari opportunità, Mara Carfagna, in occasione della 8/a Giornatainternazionale contro la violenza sulle donne. «Si tratta di unappuntamento importantissimo per ciascuna di noi – spiega la Carfagna –e lo è, ovviamente, soprattutto per un ministro per le PariOpportunità, per me. Il primo pensiero, in una giornata come questa, èche non bisogna mai abbassare la guardia davanti aorrori come questi, che il presidente della Repubblica, GiorgioNapolitano, ha voluto definire “crimini contro l'umanità”»,un'emergenza su scala mondiale. Ilsecondo pensiero del ministro è alla Giornata del 2008 e ai cambiamentiregistrati dall'anno scorso. Rispetto ad allora, «grazie al nostrogoverno ora le donne italiane hanno degli strumenti in più perdifendersi, nuove leggi che tutelano la loro sicurezza. Il principaledi questi strumenti è il reato di stalking, creato loscorso febbraio, che ha già liberato oltre quattromila donne italianedai loro incubi quotidiani fatti di persecuzioni, violenze, soprusi. Le denunce sono state in media diciassette al giorno, e ben 723 persone, uomini ma anche donne, sono finite agli arresti». Inoltre,prosegue la Carfagna, «la scorsa primavera, sono state introdotteaggravanti per i reati di violenza sessuale, che hanno raddoppiato lapena per i partner e per gli ex compagni, eliminato i benefici premialicome gli arresti domiciliari per chi si macchia di colpe tanto gravi eistituito la difesa gratuita per le vittime. Pene severe, dunque,perché non bisogna dimenticare che la violenza sessuale, secondol'Organizzazione Mondiale della Sanità, e ancora nell'anno 2009, è laprima causa di morte nel mondo per le donne tra i 15 e i 44 anni». Unaltro strumento importante a disposizione delle donne è il numero verde anti-violenza 1522,potenziato grazie a «un'adeguata pubblicità, allo scopo di lanciare unmessaggio forte e chiaro: chi viola una donna deve pagare senza sconti,e chi è vittima deve denunciare senza reticenze. Ilmessaggio è arrivato, pare – conclude la Carfagna – se è vero che leviolenze sessuali sono calate del 7% e sempre più donne si rivolgono al1522 per chiedere aiuto, denunciare, riconquistare il loro futuro. C'èancora tanto da fare, è vero. Ma il tempo, di qui alla prossimaGiornata internazionale contro la violenza, non ci manca. Cercheremo disfruttarlo, come abbiamo fatto finora, facendo del nostro meglio per ilbene delle donne».

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