Linea dura

Dpcm 16 gennaio, "tutta Italia in zona arancione". La svolta ultra-rigorista chiesta dai governatori

Tutte le regioni d'Italia in zona arancione, senza distinzioni. Lo hanno chiesto i governatori Vincenzo De Luca per la Campania, Attilio Fontana per la Lombardia Massimiliano Fedriga per il Friuli Venezia Giulia, nel corso della riunione tra i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia e i rappresentanti di Comuni e Regioni. L'impianto iper-prudenziale del Dpcm che dovrebbe entrare in vigore dal 16 gennaio trova i rappresentanti degli enti locali d'accordo. Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna, condivide l'ipotesi delle zone bianche mentre il sindaco di Bari Antonio Decaro ha dato un via libera a nome dei sindaci: "Nessun motivo ostativo". Unico appunto: il divieto di asporto dei bar dalle 18, che Decaro chiede sia non per i cibi ma solo per le bevande (la ratio è dare un colpo alla movida, causa di possibili focolai).

 

Una delle regioni meglio messe nella graduatoria dell'indice di contagio, la Toscana, ammette per bocca del governatore Eugenio Giani che "la stretta nei 14 giorni delle festività è stata efficace, anche vedendo quello che sta succedendo nel resto dell’Europa". Avanti, dunque, sulla strada del rigore. Anzi, come detto, è stato De Luca a chiedere una stretta nazionale, "una linea di prudenza su tutto il territorio con una zona arancione nazionale con strette ulteriori eventualmente".