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Agroalimentare, agire, apprendere e innovare: la sfida della cooperazione per il futuro

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È in atto una vera e propria evoluzione nei consumi agroalimentari: stanno cambiando le modalità di acquisto e sono diversi anche i prodotti che dagli scaffali dei negozi, fisici o online, arrivano nelle case. La crisi legata alla pandemia ancora in corso, le questioni ambientali e quelle commerciali evidenziano segnali di cambiamento e fenomeni emergenti, che riguardano salute e benessere, sostenibilità e rispetto per gli animali, diversi sistemi di relazione e nuove frontiere del digitale che stanno rivoluzionando la quotidianità di cittadini e imprese. Tutti questi segnali costituiscono una sfida per il futuro del settore agroalimentare. Alle imprese è richiesto un nuovo approccio, che implica l’agire, sbagliando anche, ma imparando dagli errori, l’apprendere quindi e l’innovare, per conquistare il mercato.

 

 

 

 

 

“In questo contesto, la cooperazione in Lombardia gioca un ruolo chiave, come emerge dai numeri: arriva dalle cooperative il 66% del totale del latte raccolto in Lombardia e il 41% della produzione regionale di vini DOP e IGP. Anche per l’ortofrutticolo, dai dati trapela il forte ruolo della cooperazione: se si guarda ad esempio alla produzione di pomodoro, quasi il 70% del totale lombardo viene dalla cooperazione. Anche Il settore cerealicolo cooperativo ha dati importanti e raggruppa circa 10mila soci. Complessivamente, le cooperative aderenti a Confcooperative FedAgriPesca Lombardia hanno oltre 30mila soci, con un fatturato che sfiora i 3,5 miliardi di euro”. Lo ha dichiarato Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia, in apertura del webinar “Il futuro dell’agroalimentare: una sfida per la cooperazione”, organizzato da Confcooperative FedAgriPesca Lombardia, in collaborazione con Confcooperative Cremona e il centro servizi Assocoop. Tra i relatori Gianluigi Contin, Associate Partner DI VVA e Managing di VVA Business Consulting, che ha effettuato un’approfondita analisi sui segnali di cambiamento in atto, che potrebbero diventare trend di mercato.  

Al webinar ha partecipato anche il presidente di Confcooperative Cremona, Tiziano Fusar Poli, che ha sottolineato: “Il quadro delineato durante il convegno evidenzia l’evoluzione in atto e la necessità per le imprese di sapere cogliere e interpretare già da ora i segnali presenti di cambiamento. Per poi agire alla luce di questi segnali, pronte a innovare per meglio posizionarsi sui mercati. Questi sono passaggi fondamentali se vogliamo che il futuro sia un’opportunità, non un’emergenza. La cooperazione ha i numeri, le capacità e gli strumenti per svolgere un ruolo importante nelle filiere agricole, anche per il domani, affrontando le nuove sfide e continuando a essere competitivi”.

 

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