Coronavirus, bollettino 14 febbraio: calano ancora i morti, ma la minaccia della variante inglese può richiedere il lockdown
Continua il lento ma costante miglioramento della situazione epidemiologica dell’Italia: per tutta la settimana i numeri sono stati inferiori rispetto a quelli della scorsa, anche la domenica non fa eccezione. Il bollettino del 14 febbraio rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 11.068 contagiati, 9.469 guariti e 221 morti (sette giorni fa erano stati 307) su 205.642 tamponi analizzati, con tasso di positività al 5,4 per cento (+0,4 rispetto a ieri). Sebbene l’incide Rt medio sia salito da 0.84 a 0.95 lo scorso venerdì, la situazione generale sembra abbastanza sotto controllo.
In particolare per quanto riguarda gli ospedali, dove oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è -51 (18.449 posti letto attualmente occupati) mentre quello in terapia intensiva è +23 (2.085) con 126 nuovi ingressi. Stavolta gli attualmente positivi sono leggermente saliti a 402.783, la stragrande maggioranza dei quali (382.249) è asintomatica o comunque in isolamento domiciliare senza necessità di cure ospedaliere. Nel frattempo procede la campagna di vaccinazione, ormai prossima a superare quota 3 milioni: le persone che hanno ricevuto la dose finora sono state 2.978.284.
Abbastanza stabile anche la situazione delle regioni, pur non mancando alcune criticità che richiedono restrizioni più stringenti. Ma al momento non si vede la necessità di un lockdown totale e immediato, come sostenuto da Walter Ricciardi. Secondo il consigliere del ministro Speranza la presenza della mutazione inglese del virus è destinata ad aumentare vertiginosamente in Italia, al punto da richiedere alcune mosse preventive per evitare una possibile nuova ondata devastante: per questo motivo Ricciardi ha chiesto di “rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura del settore sciistico” e di immaginare un nuovo lockdown, breve ma totale per l’Italia intera.