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Coronavirus, bollettino 15 febbraio: lieve risalita dei ricoveri, morti e contagi migliorano. Ma l'Iss: "Subito misure più severe"

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua ad essere sotto controllo, con tanto di un lento ma costante miglioramento. A preoccupare però non è lo stato attuale dell’epidemia, ma come potrebbe mutare nelle prossime settimane a causa delle varianti del Covid, su tutte quella inglese che è molto più contagiosa ed è già stata riscontrata in un caso su cinque in Italia. Segno che proprio a causa di tale mutazione potremmo ritrovarci ad affrontare una nuova ondata: in Europa l’allerta è massima, quindi il nuovo governo pensa a una stretta preventiva che però è difficilmente spiegabile agli italiani alla luce dei numeri attuali. 

 

 

Il bollettino di lunedì 15 febbraio dà conto di 7.351 contagiati, 11.771 guariti e 258 morti su 179.278 tamponi analizzati, con un tasso di positività che è sceso al 4,1 per cento (-1,3 rispetto a ieri). Per quanto riguarda la situazione del sistema sanitario nazionale, oggi è stato registrato un lieve aumento dei ricoveri: il saldo di quelli in reparti Covid è +66 (18.515), mentre di quelli in terapia intensiva è +6 (2.089) con 122 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono scesi sotto quota 400mila, la stragrande maggioranza dei quali è asintomatica o comunque si trova in isolamento domiciliare senza dover ricorrere alle cure ospedaliere (377.494). 

 

 

Procede invece un po’ a rilento la campagna di vaccinazione, arrivata alle soglie dei 3 milioni di persone che hanno ricevuto la dose: per la precisione sono 2.989.748. Nel frattempo l’Istituto superiore di sanità si è espresso sulla presenza della variante inglese nel nostro paese, raccomandando di intervenire al fine di “contenere e rallentare la diffusione, rafforzando e innalzando le misure e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”. 

 

 

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