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Coronavirus, il disastro di Giuseppe Conte: morti, Pil e vaccino, perché siamo i peggiori

Lorenzo Mottola
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Sabato mattina sul Fatto Quotidiano Marco Travaglio poneva un quesito che, secondo lui, sarebbe rimasto apparentemente inevaso: come mai è caduto il governo Conte-bis? Dal punto di vista politico le risposte potrebbero essere varie. Da quello pratico, invece, la ragione salta agli occhi: ad analizzare i numeri si vede che l'Italia è in cima alla classifica dei Paesi che hanno reagito peggio al mondo alla pandemia. Morti, economia e campagna vaccinale, in sostanza abbiamo fallito ogni possibile target. La domanda, quindi, dovrebbe essere: ma perché dovevamo dare continuità a questo delirio? Partiamo dai morti. Nella lista degli Stati con più decessi in relazione alla popolazione (escludendo microcosmi come Gibilterra e San Marino) l'Italia figura oggi alla quinta posizione con 1.581 caduti per ogni milione di abitante. Praticamente una mattanza. Vi ricordate tutte le polemiche sul pessimo lavoro di Donald Trump e sul fatto che nelle nazioni anglosassoni se ne fregassero delle misure di sicurezza? Beh, era vero che se ne fregavano, ma noi siamo comunque riusciti a fare peggio degli Usa.

 

 

Ricordate le accuse a Bolsonaro e le voci di una strage in Brasile? Beh, sono oltre il 20esimo posto in classifica, molto meglio di noi. Qualcuno per giustificarci ha anche ipotizzato che il problema fosse geografico, il virus si è diffuso molto in quest' area. Però tra i nostri vicini solo la Slovenia ha fatto peggio di noi. Svizzera e Austria hanno numeri migliori e sono perfino riuscite ad aprire le piste da sci. Ovviamente, poi, il vero problema della campagna contro il Covid era riuscire a preservare l'economia salvando più vite possibile. In questo senso tanti Paesi si sono dimostrati molto meno propensi a chiudere in casa i propri abitanti rispetto a quanto è capitato qui. E così hanno anche avuto un impatto minore sui conti. L'Italia è al terzo posto tra i Paesi che hanno ceduto più prodotto interno lordo pro capite lo scorso anno, preceduta solo da Regno Unito e Argentina. Se però consideriamo le proiezioni per l'anno in corso le cose si mettono pure peggio: siamo semplicemente i peggiori tra tutti i Paesi del G20, ovvero tra le prime venti economie del pianeta. Un vero trionfo per la politica dei ristori di Giuseppe Conte. Da notare: la Cina in tutto ciò guadagnerà il 10% del Pil.

 

 

Allargare le braccia e dire "siamo stati colpiti per primi" non basta a giustificarsi. Così come non ha pagato la scelta iniziale di non isolarci rispetto alla Cina. Ricordate gli insulti ai governatori leghisti "razzisti" perché volevano fermare i voli dalle aree colpite dal virus? Le nazioni che sono riuscite a imporre quarantene, come Australia e Nuova Zelanda, oggi sono praticamente a zero contagi. Così come la Cina, appunto. Dicevamo che anche il Regno Unito ha numeri pessimi per quanto riguarda economia e numero di morti. Però rispetto a noi c'è una differenza. Bisogna ovviamente guardare anche al dopo e per questo serve aprire il drammatico capitolo dei vaccini. Secondo le leggende, l'Italia sarebbe da inserire tra i "virtuosi d'Europa" perché "anche la Von der Leyen l'ha riconosciuto". La realtà però è completamente diversa. Prima di tutto, la media europea di vaccinati è disastrosa, proprio grazie alle patetiche contrattazioni della commissione presieduta dalla Von der Leyen. In secondo luogo, negli ultimi giorni è avvenuto un altro grande sorpasso: il nostro Paese adesso è indietro rispetto alla media degli immunizzati della Ue. Ultimi tra gli ultimi, somari tra gli asini. Ovviamente chi è fuori dalla Ue, come l'Inghilterra, sta invece molto meglio. Ovviamente se prendiamo in considerazione le prime economie del pianeta. Certo, se guardiamo come modello all'Africa iniziamo a sentirci meglio. Ma neanche tanto. 

 

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