Troppe assenze dal lavoro
Un euro in busta paga
Affetto da una grave patologia era stato costretto a restare assente dal lavoro dal maggio del 2008. Ma per il datore di lavoro, un istituto scolastico, era solo un “fannullone”. L'uomo, un bidello di 59 anni, ha avuto la sua ultima sorpresa ricevendo la sua busta paga. L'importo? Un euro. È successo a Bari a un bidello di una scuola media superiore. Una grave patologia invalidante lo ha costretto a restare lontano dal lavoro per un anno e mezzo. Da allora, per ordine degli stessi medici della Asl, l'uomo, non ha potuto riprendere a lavorare, anzi dal lavoro doveva proprio stare lontano, perché la sua malattia invalidante era pure contagiosa. Dopo questa lunga degenza, durante la quale l'uomo è stato sottoposto pure a un intervento chirurgico, l'amara sorpresa: l'ultima busta paga contiene tutte le decurtazioni dovute alla malattia, così che l'importo è di un euro. Per il bidello la sorpresa ha lasciato presto il posto alla rabbia e così per avere giustizia si è rivolto a un avvocato, Saverio Macchia, che ha reso nota la vicenda. “Il bidello - afferma il legale - ha sempre prodotto tutte le certificazioni attestanti la propria invalidità. Certificati dei medici della Asl e anche dei medici dell'Inps i quali attestarono che l'uomo non era in grado di riprendere a lavorare. E invece a sollevare dubbi in proposito evidentemente è la pubblica amministrazione che al dipendente ha riconosciuto solo la paga di un euro”. Un brutto colpo per l'uomo che vive ai limiti della povertà. Per l'avv.Macchia, la decisione di decurtargli lo stipendio non ha alcun fondamento in quanto le malattie invalidanti non vanno conteggiate nel computo delle assenze per malattia. Tesi questa che è stata portata dinanzi alla magistratura del lavoro che dovrà, ora, esprimersi sul caso.