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Coronavirus, allarme per Bologna, Firenze e la Puglia: a un passo dalla zona rossa. "Mai visto una situazione del genere"

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"Questa in termini di impatto è la prima ondata per noi". La cosiddetta seconda ondata del coroanvirus "non è stata che un allenamento". Queste le drammatiche parole di Paolo Bordon, dg dell'Azienda Usl di Bologna. "Nella seconda ondata avevamo un picco di ricoveri che ci sembrava altissimo" ma era niente rispetto ad oggi, ha rimarcato. E ancora: "Ora tra tutti gli ospedali della rete (Ausl, Sant'Orsola e privato accreditato) abbiamo 1.160 persone ricoverate. Di queste 199 in terapia intensiva e subintensiva", ovvero il doppio rispetto a novembre. "Abbiamo trasformato tutto il trasformabile ma il timore è che non ci basti ancora".

Parole drammatiche che arrivano dal cuore di Bologna, che infatti rischia nuove e imminenti strette per contenere gli effetti delle varianti del coronavirus. Insomma, le città più colpite, spesso, sono quelle che nelle precedenti ondate avevano pagato un prezzo minore. E Bologna sta lì a dimostrarlo. 

Ma non solo Bologna. Critica, drammatica, anche la situazione in Puglia, anche questa con possibili e imminente nuove strette. Lo conferma il governatore, Michele Emiliano: "Ho inviato al ministro Roberto Speranza una nota nella quale spiego che probabilmente la terza ondata è arrivata anche in Puglia e preannuncio che stiamo superando tutti i parametri, soprattutto nelle province di Bari e Taranto, ma anche a Foggia e Lecce: la crescita dell'epidemia è vorticosa. Quindi credo che ci siano le premesse per l'adozione di misure più stringenti e un passaggio di zona di rischio . Nel frattempo cercheremo di adottare tutte le misure temporanee, oggi farò una ordinanza in attesa del provvedimento del ministro", ha spiegato Emiliano. Verso la zona rossa, insomma.

E ancora, il caso che riguarda Firenze: il sindaco Dario Nardella afferma che "non sarà facile resistere" alla zona rossa. Insomma, lockdown incombente. Nardella ha poi aggiunto che "è chiaro che se la situazione delle province circostanti a Firenze continuerà su questi ritmi anche la città di Firenze rischia di non reggere, sia dal punto di vista del contagio, sia dal punto di vista delle strutture ospedaliere", a concluso il sindaco. 

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