Avvertimento

Roberto Burioni lancia un avvertimento: "Prima di AstraZeneca niente terapie preventive, rischiate danni gravi"

"Se, come spero, deciderete di vaccinarvi con il vaccino AstraZeneca contro il Covid-19, cosa che io farei istantaneamente se non fossi già vaccinato, non mettete in atto alcuna terapia preventiva. Non essendo chiarito il meccanismo di queste rarissime complicazioni, rischiate di fare gravi danni". Lo raccomanda via Twitter il virologo Roberto Burioni, docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Il monito arriva dopo che l'Agenzia europea del farmaco Ema, nel suo pronunciamento sul vaccino anglo-svedese, ha assicurato che la vaccinazione AstraZeneca con è correlata in alcun modo a un aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici, pur precisando di non poter al momento escludere un possibile legame - ad oggi comunque non dimostrabile - con alcune forme molto rare di trombosi.

 

 

Scorrendo i commenti sotto al tweet di Burioni si legge anche quello di un utente che scrive: "Il farmacista ha suggerito Tachipirina 500 mezz'ora prima di fare il vaccino". Ma Burioni e il direttore di Aifa Magrini dicono esattamente il contrario: non bisogna assumere alcun tipo di farmaco né prima né dopo la somministrazione del vaccino. Intanto oggi, sabato 20 marzo, al drive through della Difesa alla Cecchignola, a Roma, il Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo, e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio si sono vaccinati con AstraZeneca.

 

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A entrambi, che hanno atteso in fila assieme ad altri cittadini e militari seguendo i regolari protocolli per la somministrazione, è stata inoculata la dose del vaccino in una delle tende allestite nella struttura. I quattro giorni di stop hanno fatto saltare circa 200mila somministrazioni in tutta Italia; una cifra che secondo il governo dovrebbe essere recuperata in un paio di settimane, ampliando gli orari per le vaccinazioni. Il governo ora punta a far decollare davvero la campagna e a centrare l'obiettivo fissato per aprile, 500mila dosi al giorno, più del doppio di quanto veniva somministrato prima dello stop.