L'inchiesta

Ciro Grillo, il verbale della madre Pavlin Tadjik: "Io e la colf eravamo già sveglie, non abbiamo sentito nulla". Disposta la perizia

Anche Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo e madre di Ciro, accusato di stupro di gruppo insieme ai suoi tre amici, è stata ascoltata dai magistrati di Tempio Pausania sulla notte fra il 16 e 17 luglio 2019 visto che la donna dormiva nell'appartamento a fianco a quello in cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale. "La sera ho accompagnato tutti e quattro i ragazzi al Billionaire. Li portavo per evitare che rientrassero con la macchina di notte e che guidasse l'unico con la patente, Francesco Corsiglia. Poi sono andata a letto dopo aver salutato un'amica che stavo ospitando e che è partita proprio nelle prime ore della mattina del 17. Io mi sono svegliata alle 9 e ho fatto colazione nel patio della mia abitazione. Non ho visto né sentito alcunché di anomalo", racconta ai magistrati secondo quanto riporta il Fatto quotidiano.

 

 

La testimonianza di Parvin Tadjik viene raccolta tre mesi dopo i fatti denunciati da S.J. I pm Gregorio Capasso e Laura Bassani hanno già ispezionato le due case e disposto una perizia fonometrica, per capire cosa si possa sentire e a quale distanza. Aspetti fondamentali se si considera quanto dichiarato a verbale dalla moglie di Grillo: si è alzata alle 9, quindi nell'ora in cui sarebbe avvenuto lo stupro di gruppo: "Spontaneamente intendo precisare che per motivi di sicurezza e anche per la mia tranquillità, avevo chiesto espressamente ai ragazzi di tenere le finestre aperte della sala anche di notte, così come io facevo, in modo da poter essere comunque 'in contatto' con loro, fermo restando che le zanzariere restavano chiuse".

 

 

Non solo. Ai pm infatti la donna dichiara che in vista dell'arrivo degli amici del figlio aveva chiesto in prestito la casa a un'amica "con cui ogni tanto ci scambiamo favori". I due appartamenti, all'interno del Golf Club Pevero di Porto Cervo, sono divisi da un patio. "Loro erano ospitati nell'abitazione a fianco, nella nostra dormivo io con la mia colf, e a rotazione sono venute alcune amiche a trovarmi", si legge nel verbale. "La colf faceva le pulizie ai ragazzi ogni giorno".

Dice anche che ricorda "con certezza" che "il giorno dopo i ragazzi sono venuti a pranzare dopo le 15, anziché alle 14 come al solito. Per questo io mi sono un po' alterata e ho chiesto spiegazioni. Ricordo perfettamente che sia mio figlio Ciro che Francesco mi dissero di aver accompagnato poco prima due ragazze ad Arzachena e per quel motivo avevano ritardato. Ho infatti registrato con il mio telefono un video da mandare alle tre mamme dei ragazzi, con cui abbiamo una chat".

 

 

E ancora: "Mi hanno detto che avevano conosciuto due ragazze con cui avevano trascorso la serata, e che si erano fermate a dormire perché non se la sentivano di tornare a casa. Mi hanno detto di aver fatto uno spaghetto assieme. Non mi è stata fatta alcuna confidenza su quella notte, i ragazzi erano tranquilli".