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Non è l'arena, Ciro Grillo "bulletto". La testimonianza pesantissima del suo prof: "Si sentiva protetto, c'era il peso del padre"

lunedì 17 maggio 2021

2' di lettura

"Un bulletto". A  Non è l'Arena su La7 Massimo Giletti parla ancora di Ciro Grillo e oltre alle intercettazioni degli amici coinvolti nel presunto stupro di una 19enne, avvenuto nell'estate 2019, su cui sta indagando la procura di Tempio Pausania spicca la pesantissima testimonianza di un insegnante del figlio di Beppe Grillo, utile soprattutto a delineare un (sommario) profilo psicologico del ragazzo.

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"L'impressione è che sentisse il peso non del comico ma della persona che si affaccia sulla politica", spiega il professore concentrandosi sul rapporto tra padre e figlio. "Tutti lo chiamavano Grillo, Grillo, cioè è un cognome pesante". "Tra le medie e superiori è cambiato tantissimo, lui si era un po' fissato sul fisico, aveva trovato questa MMA (un'arte marziale, ndr), poi lì diventa lavaggio del cervello. O hai questa violenza da tirar fuori, sennò... Magari ti fa sentire troppo superuomo". Quando ha sentito la vicenda, "ho pensato che potesse essere uno di quelli coinvolti in situazioni del genere. Soprattutto alle superiori magari vedi che trasgrediscono le regole. Secondo me non avevano intenzione di abusare - prosegue l'insegnante -, probabilmente hanno approfittato della situazione senza considerare le conseguenze vere". 

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"Questi ragazzi qua hanno tutti dentro qualcosa, sono generazioni deboli. Nel caso poi l'atteggiamento di bullismo, da bulletto mascherava qualcosa. Compagnie sbagliate, atteggiamenti sbagliati e anche l'idea di essere non immune ma protetto tra virgolette uno magari può anche esagerare. Lo stupro? Da un gruppetto come quello non dico che te lo aspettavi, ma pensi potrebbe succedere. Il suo gruppetto di amici era quello che non vengono beccati, erano un pochino più furbi, più sgamati. Però non si pensa mai che possano arrivare a questo, però li vedi, un atteggiamento da ragazzini. O lo interrompi e maturi o se rimani infantile poi può degenerare".

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