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Vaccino, l'ultima vittoria del generale Figliuolo: come e dove si fa il richiamo in vacanza fuori dalla propria regione

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Chi risiede in Lombardia, Piemonte e Liguria e passerà le ferie in una di queste regioni potrà ricevere il vaccino anti Covid 18 anche in vacanza. Lo prevede l'intesa siglata tra i governatori Giovanni Toti (Liguria) e Alberto Cirio (Piemonte) e Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Approvato anche il protocollo con le istruzioni con il via libera del commissario Francesco Paolo Figliuolo. Saranno proprio gli uomini del generale a inviare le dosi necessarie a garantire la somministrazione a chi non si trova nella propria regione di residenza inviando le dosi necessarie in base alle prenotazioni registrate. Il Corriere della Sera elenca le regole "condivise tra le regioni che adesso dovranno rendere accessibili a tutti i non residenti il sistema di prenotazione online".

Per avere il vaccino in una regione diversa da quella di residenza bisogna rispettare quattro condizioni: 1) Il soggiorno deve essere a scopo turistico, durante il periodo estivo, "per una durata che rende difficoltosa la fruizione della prestazione vaccinale nella regione di residenza"; 2) l’interessato deve chiedere la prestazione attestando la sussistenza delle condizioni di applicabilità dell’accordo; 3) l’interessato deve specificare di non essere vaccinato oppure deve presentare la certificazione con la data della prima dose ricevuta e il tipo di vaccino somministrato; 4) l’interessato deve autorizzare il trattamento dei suoi dati personali.

Una volta fatta la vaccinazione, questa sarà comunicata all’Anagrafe vaccinale Nazionale Covid che poi trasmetterà le informazioni alla regione di residenza dell’interessato per la registrazione. "Con l’approssimarsi della stagione estiva e della chiusura delle scuole occorre attuare procedure flessibili di prenotazione della vaccinazione (nei portali, call center ecc.) che consentano ai cittadini la definizione della tempistica vaccinale già dalla scelta della data della prima dose. L’obiettivo è quello di evitare, per quanto possibile, che la seconda somministrazione coincida con i periodi di assenza dalle zone di residenza/assistenza/domicilio", aveva chiesto Figliuolo e l'accordo tra le tre regioni va proprio in questa direzione.

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