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Morte assiderate sul Monte Rosa, parla l'esperto: ciò che le previsioni meteo "nascondono", la ragione della disgrazia

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Paolo Comune, direttore del Soccorso alpino valdostano, racconta come valutare i pericoli in base al meteo dopo la tragedia del Monte Rosa, in cui hanno perso la vita le giovanissime Paola Viscardi e Martina Svilpo. Avevano 28 e 29 anni. Un repentino cambio delle condizioni meteo le ha condannate: sono morte per assideramento. Una circostanza, spiega Comune, niente affatto eccezionale. "Non bisogna ignorare, come in questo caso, che il meteo aveva previsto un forte peggioramento nel pomeriggio. Poi bisogna sempre muoversi d'anticipo. Se il meteo dice che dalle 14 fa brutto, è lecito pensare che la perturbazione inizi alle 12 e allora bisogna rinunciare al progetto. Centrale poi lasciare detto dove esattamente si va a parenti e a persone esperte: se si dà un allarme è vitale che i soccorsi sappiano dove andare a cercare", spiega in una intervista al Corriere della Sera.

 

 

 

 

"I ragazzi hanno dato l'allarme al 112 perché travolti dal maltempo ma la linea è caduta e non sapevamo dove fossero. Alle 19.20 il ragazzo ha richiamato, ha parlato con l'operatore e ha detto una montagna sbagliata, poi dalla descrizione di quello che vedeva abbiamo capito che erano altrove", svela Comune spiegando cosa non sia andato nell'incidente che ha visto morte assiderate due ragazze.

 

 

 

Comune, inoltre, spiega le modalità di intervento: "Un elicottero ha portato una squadra a 3.800 metri. Alle 21.30 le ragazze erano in grave ipotermia. Dovevano scavare un riparo nella neve. Lui è sceso con noi. Erano a soli venti minuti dal bivacco e a un'ora da due rifugi: una vera tragedia". Una ragedia quella di Paola e Martina che ha scosso tutta Omegna "Sono parte integrante della comunità - ha commentato il sindaco Franco Sartirani - i nonni si erano trasferiti in paese una cinquantina di anni fa. Valerio e il papà si danno molto da fare, anche collaborando con le iniziative organizzate. Spero si riprenda al più presto", racconta il primo cittadino parlando dell'unico superstite.

 

 

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